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Castellammare di Stabia

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Catania 0 – 0

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La Juve Stabia resta imbattuta anche al cospetto del Catania. Al Menti sono le Vespe a sfiorare la vittoria in un match a reti bianche

PODIO

Medaglia d’oro: a Giacomo Calò, il piede caldo della Juve Stabia. Ormai i calci di punizione dalla trequarti sono, per Calò, paragonabili a dei semplici calci di rigore. L’elettricità che si respira mentre il 5 si avvicina alla palla è palpabile dagli “ooohhh” dei tifosi delle Vespe che già pregustano il colpo ad effetto dell’ex Samp. Serata quasi perfetta per il giovane regista, che fa tremare per due volte la porta dell’ex Pisseri. Tra una pennellata e l’altra, tanta sostanza e qualità al servizio della squadra. Cecchino.

Medaglia d’argento: a Nicholas Allievi, la roccia gialloblu. L’emblema della gara del centrale stabiese è il doppio recupero, nella ripresa, su Marotta che parte in anticipo: prima di testa e poi di puro fisico Allievi si “mangia” la punta etnea. Attento, pulito negli interventi e dominante nei contrasti. Sinistra o centro non fa ormai differenza: dove c’è lui non si passa. Se Troest è il Vichingo, Allievi è il Ministro della Difesa, comandata alla perfezione. Leader. Menzione, a tema difesa, anche per il super intervento di Branduani su Marotta.

Medaglia di bronzo: a Salvatore Elia, che spacca il match col suo ingresso in campo. Un rigore solare ma eclissato dal direttore di gara e la punizione che porta al secondo legno gialloblu sono solo parte del bottino di Elia. Il 21 con la sua velocità affetta la difesa del Catania, che non riesce mai a prendere le misure all’esterno classe Atalanta. Dall’inizio o a partita in corso? Il tormentone della stagione gialloble è servito. Flash.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Nunzio Di Roberto, impreciso sotto porta. Crescita progressiva per l’esterno, su cui però pesano due errori da ottima posizione. Doppia nitida palla gol per Di Roberto, entrambe sul mancino, ma con l’11 che prima “passa” debolmente a Pisseri per poi centrare, al secondo tentativi, poco dopo, il portiere etneo da distanza ravvicinata.

Medaglia d’argento: a Luigi Viola, ancora in debito di condizione. Gara sufficiente per il centrocampista della Juve Stabia, non ancora però esplosivo e dinamico come nella passata stagione. Il 15 fatica ancora ad ingranare la marcia per cambiare passo e dimenticare l’infortunio di inizio stagione. Solo il campo potrà restituire a Viola la necessaria brillantezza, quindi avanti così.

Medaglia di bronzo: alla sfortuna di essere giunti al match più atteso senza i due esterni titolari. Con Melara e, soprattutto, Canotto in campo la gara avrebbe avuto con probabilità alte un esito diverso. Stesso rammarico per la ricaduta fisica di cui è stato vittima nell’intervallo Marzorati. Da sottolineare, in ambito extra tecnico, il penalty netto non concesso alla Juve Stabia.

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