Secondo pareggio esterno della Juve Stabia, che si proietta alla gara interna con il Trapani raccogliendo un punto importante al Ceravolo di Catanzaro
PODIO
Medaglia d’oro: a Paolo Branduani, subito padrone della porta stabiese. Per il neo portiere della Juve Stabia gara essenziale, attenta ed in cui la sostanza viene ben prima dell’apparenza. Branduani dà subito ai compagni quel senso di sicurezza che nelle uscite precedenti, con in campo i colleghi più giovani, era mancato. Match in cui non c’è molto da fare per Branduani, ma in cui stare sul pezzo sui pochi squilli del Catanzaro, così il portiere gialloblù è reattivo nel finale sul tentativo di Anastasi.
Medaglia d’argento: a Pietro Dentice, soldatino instancabile sull’out destro. L’ex terzino del Siracusa è forse il più positivo del pacchetto arretrato e si fa trovare pronto sia in fase di spinta che di copertura. Nel primo tempo sono almeno due le ripartenze del Catanzaro che Dentice è bravo a stoppare prima che la situazione diventi difficile. Analogo discorso per la ripresa, dove il numero 3 della Juve Stabia non cala alla distanza continuando a spingere ed offrire cross ai compagni d’attacco.
Medaglia di bronzo: a Simone SImeri, numero 9 arrivato nelle ore finali del mercato. Complice un Paponi non al top della forma, esordio con la maglia della Juve Stabia per l’ariete di proprietà del Novara, che non sfigura ed anzi è protagonista di buone giocate. Difesa della palla e fondamentali di prim’ordine per Simeri, bravo anche a fare reparto da solo quando le Vespe devono rinculare per tamponare i tentativi del Catanzaro. Proprio Simeri ha sul destro la palla della vittoria ma la sua conclusione, non semplice, di prima intenzione termina alta.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Giorgio Capece, ancora impacciato in fase di costruzione. La mediana stabiese soffre molto l’assenza di Viola e Capece ne è la dimostrazione; senza il dinamismo dell’ex Vibonese diventa tutto più complesso, anche in fase di impostazione. Troppo lento e timido il biondo centrocampista ex Cosenza , le cui geometrie non si incastrano con i movimenti dei compagni.
Medaglia d’argento: a Filippo Berardi, meno pimpante del solito. Gara non semplice per il gioiellino scuola Toro, che parte bene mostrando guizzi promettenti, ma che alla distanza si estranea sempre più dal match. Comprensibile la flessione di Berardi nella seconda parte di gara anche alla luce della settimana di impegno con la Nazionale di San Marino per gli impegni delle qualificazione ai Mondiali.
Medaglia di bronzo: ai centrali difensivi Morero e Redolfi. Gara solida dei due difensori macchiata, però, da qualche errore in fase di passaggio che poteva costare caro. Così nel primo tempo l’occasionissima per i padroni di casa nasce da un errore di misura di Morero per Branduani e nella ripresa Redolfi è costretto alle cattive maniere per arginare un’azione dei calabresi innescata da un suo disimpegno errato nella zona calda del campo. Escludendo queste imperfezioni, però, la prestazione dei due difensori è sufficiente.
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affaele Izzo