La morte di Piero Angela, scomparso a 93 anni, lascia un vuoto incolmabile nella televisione italiana e nella vita di molte persone che erano, da anni ormai, abituate alla sua presenza costante in televisione.
Piero Angela è morto a 93 anni, l’annuncio del figlio Alberto su Twitter: «Buon viaggio papà»
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unti Chiave Articolo
Oggi, in prima serata, per rendere omaggio al giornalista-divulgatore scientifico verrà anticipata (era prevista il 17 agosto) la sesta puntata del programma che nel 1995 aveva raccolta l’eredità di Quark (iniziato nel 1981). Poi la Rai deciderà quando trasmettere le ultime due puntate.
Piero Angela è morto. L’annuncio è stato dato dal figlio Alberto Angela: “Buon viaggio papà”, ha scritto su Twitter, dando così l’addio al padre, grande divulgatore scientifico italiano.
“Buon viaggio papà”.
La lettera d’addio di Piero Angela al pubblico di Superquark:
«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi.
Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.
Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire.
Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.
A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese».
Un grande abbraccio
Piero Angela
Piero Angela, la vita e la carriera
Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del tg.
La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica: da Quark a Superquark, per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.
Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo:
- Nel cosmo alla ricerca della vita (1980);
- La macchina per pensare (1983);
- Oceani (1991);
- La sfida del secolo (2006);
- Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008);
- A cosa serve la politica? (2011);
- Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012);
- Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014);
- Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015);
- Gli occhi della Gioconda (2016).
Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio.
Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
La vita privata di Piero Angela, l’amore con la moglie Margherita e i figli Alberto e Christine
Sposato da 66 anni con Margherita Pastore, Piero Angela aveva due figli, Christine e Alberto, suo erede in tv.
Con lei il presentatore tv era sposato da 66 anni, come aveva raccontato durante un’intervista di presentazione del programma Superquark+, in onda su RaiPlay con 10 puntate dedicate all’amore dal punto di vista della scienza:
“Conobbi Margherita alla festa di un’amica: lei aveva 18 anni, io 24-25, mi misi al pianoforte e la conquistai. Era all’ultimo anno alla Scala, una ballerina con un grande avvenire, poi arrivò King Kong a sbaragliare tutto. Ci siamo sposati, abbiamo avuto subito i nostri due figli di cui siamo felicissimi”.
Per questo grande amore la moglie lasciò la propria carriera lavorativa e lo stesso Angela spiegò di non averla vissuta benissimo:
“Ho il senso di colpa di averne interrotto la carriera, anche se lei assicura di non avere rimpianti. Ancora oggi tra noi c’è molto affetto, molto amore”. Il divulgatore spiegò così il segreto della longevità di questo rapporto: “Il rispetto, la stima per il partner, la tolleranza, l’attenzione alla correttezza anche verbale, altrimenti i rapporti di coppia si spezzano come grissini”.
Dalla loro unione sono nati, appunto, Alberto e Christine, e se mentre sulla figlia non si hanno tante notizie, se non quelle per cui aveva aiutato il padre nella realizzazione del libro “Ti amerò per sempre”, il primo è diventato a sua volta uno dei volti più amati della televisione pubblica italiana:
“Alberto aveva una vocazione scientifica fin dalla nascita, faceva il naturalista fin da ragazzo, ha fatto Paleontologia, ha lavorato tanti anni in Africa e gli ho detto ‘Sei tanto bravo per cui penso che la gente perdonerà questo fatto di essere mio figlio'”
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