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ianfranco Piccirillo, presidente dell’associazione StabiAmore, è intervenuto nel corso della trasmissione televisiva “Juve Stabia Live”.
Le dichiarazioni di Gianfranco Piccirillo sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Purtroppo il sistema calcio italiano non va negli ultimi anni e ne pagano le conseguenze tutte le nostre rappresentative nazionali. In Serie C siamo arrivati all’assurdo che ora dopo ora cambia la classifica. Mi è dispiaciuto il fallimento del Catania – aggiunge Piccirillo – addirittura a tre giornate dalla fine che ha avuto solo l’effetto di falsare il campionato. E anche le penalizzazioni contribuiscono a ciò.
Il campionato della Juve Stabia finisce bene perché la salvezza è stata ottenuta e c’è ancora una possibilità di arrivare ai playoff. Guardiamo gli aspetti positivi della stagione della Juve Stabia.
Non ho fiducia nei vertici del calcio italiano ma ho fiducia nel calcio che è diverso. Questo sport ne ha subite talmente tante ma ha saputo sempre andare avanti. Anche a Castellammare – prosegue Piccirillo – ne abbiamo subite tante nel corso della storia ma siamo sempre risorti. Siamo duri e spesso diamo anche fastidio per il fatto di essere spesso contro il sistema.
Io non me la prendo col Foggia – prosegue Piccirillo – ma sono tutte penalizzate da questo sistema che non va.
Ormai ciò che accade in Serie C si verifica anche nella massima serie. Le cose che avvengono nel Girone C non le vediamo nel girone A e B, segno che c’è una questione meridionale anche nel calcio.
Il duo Braglia-Di Somma? Devo dire che l’ associazione StabiAmore è stata sempre in prima linea nel difendere Novellino quando c’è stato l’esonero e anche per farlo ritornare. Novellino ha dato serenità all’ambiente e probabilmente se rimaneva i numeri li avrebbe raggiunti. Storicamente – continua Piccirillo – abbiamo sempre difeso questa coppia, premiando anche Di Somma quando battè il Napoli da allenatore. Braglia lo abbiamo proposto anche la cittadinanza onoraria e figurati se non siamo d’accordo a farli ritornare. Mi farebbe anche piacere un ritorno di Gianluca Colavitto, profilo giovane ma interessante.
Conviene fare tabula rasa solo se prendi un allenatore come Zeman. Non credo che arriverà assolutamente. Credo invece – aggiunge Piccirillo – che bisogna fare una selezione. Con Novellino tranne la gara col Monterosi poi la squadra non ha mai subito molti gol. E’ sempre stata una squadra quadrata e razionale.
I portieri li terrei entrambi perché sono affidabili. Poi almeno uno tra Tonucci e Troest. La difesa si può pensare di confermarla. Non credo che Stoppa e Bentivegna rimarranno e c’è anche Schiavi che è valido. Uno tra Davì e Altobelli pure sarebbe da confermare. Poi – conclude Piccirillo – c’è il problema in attacco dove tra infortuni e squalifica di Eusepi è stata davvero dura in quel reparto”.