Perugia e Juve Stabia, due tifoserie amiche nel ricordo di “Skrondo”, grande tifoso del Grifone morto nel 2008: esposto un fantastico striscione dai tifosi stabiesi
Scene stupende che raramente si vedono in uno stadio e che esaltano la sportività di due tifoserie, quelle di Perugia e Juve Stabia, che avrebbero molto da insegnare anche alle tifoserie della massima serie e che domenica si sono accomunate in un ideale abbraccio nel ricordo di “Skrondo”, grandissimo tifoso del Perugia deceduto nel 2008.
Al minuto 38 di Perugia-Juve Stabia i veri indiscussi protagonisti diventano improvvisamente le due tifoserie. Nella curva dei tifosi stabiesi viene esposto un fantastico striscione che fa onore ad un’intera tifoseria: “Il tuo ricordo vive nei nostri cuori… Skrondo, Curva Sud“. Seguono oltre dieci minuti di ininterrotti applausi e di grande emozione da parte di entrambe le Curve con la curva perugina che intona un altro coro stupendo nei confronti dei circa trecento stabiesi presenti allo stadio “Renato Curi”: “Rispettiamo chi ci rispetta“.
Alcuni anni fa Skrondo, alias Andrea Vinti, tifoso perugino morto nel 2008, si diede molto da fare insieme ad un gruppo di tifosi del Perugia per riparare il guasto del pullman dei tifosi stabiesi di ritorno dall’Umbria e permettere così il loro rientro a Castellammare. Un gesto davvero commovente che i tifosi stabiesi, che vennero anche rifocillati nell’occasione con birre fredde e generi alimentari, non hanno mai dimenticato e che fa capire come molto spesso tra gli Ultras delle varie Curve d’Italia ci siano sentimenti di grande amicizia che vanno al di là di qualsiasi altra cosa.
Ma lo striscione dedicato all’indimenticato “Skrondo” non è stato l’unico momento di grande commozione al “Renato Curi” che si è vissuto sabato pomeriggio a Perugia.
Sempre nel corso del primo tempo è comparsa una gigantografia in Curva Nord per augurare le migliori fortune a Mimmo Pucciarini, capo storico della tifoseria biancorossa colpito di recente da un ictus e presente sabato al “Curi” in sedia a rotelle e fortemente emozionato nel vedere lo striscione a lui dedicato e nell’ascoltare i cori della tifoseria che lui per tanti anni ha guidato praticamente in tutti gli stadi d’Italia.
Due grandi episodi anche molto emozionanti e commoventi vissuti sabato pomeriggio a Perugia allo stadio “Curi” che hanno un minimo comune denominatore: le tifoserie ultras, molto spesso etichettate erroneamente in modo negativo, restano la parte migliore del calcio italiano e sabato scorso la loro grande sportività ha fatto passare in secondo piano anche l’evento sportivo che si stava vivendo.
a cura di Natale Giusti
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