Periferie di Roma: continua il degrado e l’ indifferenza delle istituzioni
span style="font-size: 14pt; font-family: Georgia;">Roma- Erbacce, buche, sporcizia. È così che inizia il degrado di un quartiere quando le istituzioni sono assenti e l’inciviltà dilaga.
A Lunghezzina gli slalom tra le tante buche sono ormai diventati insopportabili per chi ogni giorno è costretto a percorrere quella sola ed unica strada in entrata ed uscita dal quartiere.
Siamo nella periferia Est di Roma, una delle tante borgate che ogni giorno deve fare i conti con le mancanze delle istituzioni, troppo spesso assenti e il più delle volte sorde di fronte al grido di disperazione degli abitanti.
Lunghezzina- Pericolose voragini
LA STRADA
Percorrendo la via del quartiere di Lunghezzina ti imbatti subito nelle buche. Sono tante, le trovi a distanza di pochi metri una dall’altra e sono oramai diventate vere proprie voragini che con le piogge di questi giorni puntano ad allargarsi a vista d’occhio. Il dissesto del manto stradale e i dislivelli dei tombini, insieme alle voragini, creano un autentico pericolo che da tempo è stato segnalato dai residenti agli organi competenti del VI Municipio. Ma come di consueto accade in questi casi, ad oggi tutto tace, nulla è stato fatto per mettere in sicurezza un quartiere giovane che sembra abbandonato alla sua sorte.
“Purtroppo lo stato di incuria delle aree pubbliche di Lunghezzina continua, con alcuni peggioramenti”- ci fa sapere Antonio Cataldi, Presidente dell’Associazione Nuova Urbe, che si occupa dei problemi di Lunghezzina da diversi anni- “Aumentano le buche delle strade, a ciò si aggiunge la mancata pulizia dei marciapiedi, delle piazze e dei cestini di rifiuti da parte degli operatori AMA. L’ultima volta che si è avuta una pulizia generalizzata è stata in occasione della X Giornata Ecologica lo scorso ottobre. In quell’occasione l’AMA ci fornì di alcune scope, pale e rastrelli, ma non di operatori, e dunque la pulizia fu effettuata unicamente da volontari di Nuova Urbe”. Il decoro e la dignità di un quartiere è dunque affidato solo ai volontari che però più di tanto non riescono a fare.
I MARCIAPIEDI
Tra i residenti la rabbia è davvero tanta, il degrado tocca una soglia mai raggiunta prima: marciapiedi sporchi sui quali alcuni incivili si sentono autorizzati a sversare di tutto, erbacce che aggrediscono ogni spazio circostante le abitazioni, parchi mai presi in carico dalle autorità e pertanto mai puliti. “Eppure la tassa per questo servizio inesistente la paghiamo”, ribadiscono i residenti. Proprio per questo insistono nel chiedere interventi di pulizia del quartiere e il ripristino della sicurezza stradale rivolgendosi ai diversi organi istituzionali del municipio… senza però alcun esito. Di recente al municipio VI di Roma si è avvicendato l’insediamento di Maurizio Mattei alla presidenza della Commissione dei Lavori Pubblici. Molte mail sono giunte al suo indirizzo, il consigliere si è premurato di rispondere ai residenti di Lunghezzina fornendo promesse generiche, ma a distanza di 2 mesi nessun atto concreto ha colmato quelle buche scandalose.
LE AZIONI FUTURE
Slalom tra buche e dissesto del manto stradaleL’Associazione continua imperterrita la battaglia contro il degrado.
È partita la seconda petizione per chiedere ancora una volta la bonifica di un terreno (e la sua conversione in parco urbano attrezzato con valorizzazione delle sottostanti memorie archeologiche) insieme alla richiesta della realizzazione urgente di una seconda strada nel quartiere. “Abbiamo raccolto circa milleduecento firme di cittadini sottoscrittori- tuona il Presidente di Nuova Urbe– petizione che speriamo di consegnare presto a Gabrielli o a Tronca. Cercheremo anche di far luce sulle opere incompiute in questo quartiere, come il mancato completamento dell’opera di illuminazione pubblica di Via Francolisco… Insomma, la battaglia continua!”.
Maria D’Auria
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