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Penoso ricordo: 1947 nave Exodus (Yetzi’at Eiropa Tashaz) – 2018 Nave Aquarius (VIDEO)

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span style="color: #000000;">Mentre gli italioti dormono e magari si sentono anche fieri del loro continuo regredire nella storia e nell’umanità grazie al DUO da loro posto al comando (a questo punto meglio identificabili con l’acronimo Ciance – CianoStarace, alias: l’azzardo in politica estera di Ciano e l’Italia (ora) in camicia verde, brutta copia del fascismo più truce e buffonesco di Starace) che sta “giocando” con la vicenda Aquarius, ecco che Il primo ministro Pedro Sanchez ha consentito l’attracco in Spagna, affermando: «È nostro dovere contribuire a evitare una catastrofe umanitaria» e così ci dà una lezione di civismo e, nel contempo, punta il dito contro i nostri Cianrace (e di “camicie” loro, gli spagnoli, purtroppo se ne intendono quanto e più dei nostri vecchi).

Intanto il Duo Ciance, non ancora pago, invece di vergognarsi e preoccuparsi delle sue scelte, dichiara, tramite il ministro dell’Interno Salvini, che terrà comunque lontana dai porti italiani anche la Sea Watch 3 (due meglio che uno, no?). «Primo obiettivo raggiunto, chiudiamo i porti», gorgheggia Salvini. Alzare la voce come non era stato mai fatto prima – sostiene fiero – ha dato i suoi frutti. E resta irremovibile, rivolgendosi a francesi, tedeschi e olandesi: «Quei governi non possono disinteressarsene bellamente». E Di Maio? Quando va bene tace ed è meglio per lui perché, se e quando parla, sembra Tafazzi.

La situazione è sempre più assurda e se non fosse così grave, con in gioco vite umane, si potrebbe anche definire “ridicola” ed infatto ecco che anche Marcello Sorgi – nel suo editoriale odierno su La Stampa -, definisce l’esultazione (ma meglio sarebbe dire: l’esaltazione) del ministro dell’Interno per aver costretto la Aquarius ad allontanarsi dalle coste siciliane: “Un calcolo abbastanza miope” e prosegue argomentatndo che non è così che si ottiene la soluzione a un problema enorme.

Nel frattempo, mentre i nostri “Ciance” si trastullano e si complimentano delle loro bravate come è d’uso fra i bulletti di quartiere dopo una delle loro smargiassate, il segretario Nato, Stoltenberg, – che ieri ha incontrato la faccia del governo, il Prof Conte -, oggi, intervistato da Marco Zatterin, annuncia droni di sorveglianza in Sicilia; Vladimiro Zagrebelsky, nel suo commento, domanda: «È azzardato pensare che il rifiuto italiano è inumano?» e, sull’Aquarius continua la trepida attesa fatta di paura, dolore e lacrime perché lì a bordo ci sono esseri umani, non fantocci. Esseri umani che spesso sono anche molto più colti ed intelligenti del nostro DUO Ciance. Ne consegue che ben capiscano e sanno cosa vuol dire sentire i motori di una nave fermarsi mentre sono in alto mare, come anche il sapere che così resta lì inerme in balia del mare.

Italia sì, Italia no! Malta sì, Malta no! Spagna sì, Spagna forse, se ce la faranno ad arrivarci perché, checchè ne pensi – o meglio dica – il nostro accidioso Salvini, non è ancora affatto certo che l’Aquarius possa farcela a raggiungere la Spagna.

Nell’attesa più di 600 persone tra cui anche ustionati gravi, donne (anche incinte quasi al termine), bambini e finanche un neonato di pochi giorni, sono lì con un’unico pensiero che ormai prevale quando di mezzo cè il Duo Ciance: io speriamo che me la cavo e noi, lasciando volentieri a loro questa speranza, ci rifuggiamo – dopo Elio e la sua Terra dei cachi –  in Battiato e Gaber con le loro: POVERA PATRIA e IO NON MI SENTO ITALIANO

e questo è il quanto ci viene dal Duo Ciance.

Stanislao Barretta

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