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Castellammare di Stabia

Pene e scroto trapiantati, con successo, nel Maryland (USA)

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Eseguito con successo il primo trapianto di pene e scroto al mondo: il paziente, un soldato americano, operato un mese fa nel Maryland

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n team medico della John Hopkins University di Baltimora, nel Maryland, ha realizzato il primo trapianto di pene e scroto al mondo. In precedenza erano stati eseguiti altri due trapianti di pene, uno in Sud Africa nel 2014 e un altro al Massachusetts Gener Hospital di Boston nel 2016, ma avevano coinvolto, appunto, solo l’organo stesso, mentre quest’ultima operazione è stata più complessa ed estesa perché ha interessato un trapianto totale di pene, scroto e parte della parete addominale, prelevati da un donatore di organi deceduto.

La notizia è stata data dallo stesso ospedale universitario che, in una nota data quasi un mese dopo l’intervento, ha fatto sapere che l’operazione è perfettamente riuscita e che si è così aperta la strada ad un tipo di interventi che rappresenta una svolta decisiva per la chirurgia. Ne possono infatti beneficiare le persone che perdono il pene in seguito a circoncisioni finite male(in Sudafrica i casi sono numerosi), ma anche pazienti colpiti da cancro, da anomalie genetiche o dagli effetti collaterali di trattamenti contro la disfunzione erettile.

L’intervento di cui è stata data notizia solo ieri, è stato eseguito lo scorso 26 marzo con la cooperazione di nove chirurghi estetici e due chirurghi urologi che hanno operato per 14 ore dopo una preparazione “tecnica” (su cadaveri) durata anni.

Il paziente è stato un soldato americano che aveva subito una “devastante ferita” ai genitali a causa dell’esplosione di una bomba in Afganistan, e che ora “si sente più normale” e, come hanno detto i medici tramite il direttore del programma di trapianto genitale alla Johns Hopkins University, Rick Redett, recupererà la sua funzione sessuale tra i 6 e i 12 mesi

Il Dott. Andrew Lee, professore e direttore del dipartimento di chirurgia plastica e ricostruttiva della scuola di medicina dell’ateneo ha confermato affermando: “Siamo ottimisti sul fatto che recupererà funzioni sessuali e urinarie quasi normali dopo aver completato la convalescenza”

Stanislao Barretta

Apparato genitale maschile / L’ESPERTO – SALUTE E SCIENZE

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