La “canzoncina” della famosa serie di Lupin (il ladro sorridente) recita: “Di Lupin al mondo uno ce n’è”, Sarà! Secondo me non conoscono i nostri Politici.
Passano i Governi, cambiano i politici, ma almeno un Lupin ci risarà
P
enso che tutti, anche i cosiddetti millenian, quantomeno avranno sentito parlare di Lupin (Arsenio Lupin o Lupi I, II, II) e ne ricorderanno la canzoncina che recitava:
“Di Lupin al mondo uno ce n’è. Sempre pronto all’avventura lui è. Un tesoro al sicuro non è se c’è lì attorno Lupin. Oh Lupin. Con il rischio gioca sempre perché per lui nulla d’impossibile c’è. Sempre molto audace. Questo è Lupin… L’incorreggibile… L’inafferrabile… Ineguagliabile sei!…. Sempre all’avventura tu vai. Sei furbo Lupin. Dove stia Lupin nessuno lo sa ma lui certamente comparirà. Dove c’è un tesoro se lo vorrà, allora lui arriverà….”
Orbene, traslando e facendo tesoro dell’italico andazzo, credo di poter dire che, probabilmente, gli autori non conoscevano il Parlamento italiano ed i suoi “gestori” o, quantomeno, hanno voluto ignorare la cosa, magari per non creare un incidente internazionale.
Comunque sia, io che italiano sono, penso di poter dire la mia senza creare alcun incidente internazionale per cui, essendo anche non italiota ed avendo alle spalle quasi 15 lustri, avendo anche occhi per vedere correttamente collegati a cervello funzionante con mente libera, posso dire, senza tema di essere smentito, che l’assunto della canzoncina è errato visto che, quantomeno nel nostro Parlamento, di Lupin ce n’è sempre almeno uno, spesso più di uno come, ad esempio, in quest’ultimo lustro durante il quale hanno svettato ed ancora svettano alemno due Lupin, non Arsenio ma Matteo, ed entrambi corrispondono allo stereotipo del famoso Lupin:
“Matteo (Lupin), sempre pronto all’avventura, amante del rischio con il quale gioca sempre perché ritiene che per lui nulla d’impossibile c’è. Ama farsi vedere sempre molto audace. È incorregibile, incomprensibile, ineguagliabile e va sempre all’avventura. È furbo. Quale sia la sua posizione nessuno lo sà, ma è certo che lui comparirà sempre a cavallo di un qualche evento del quale farà tesoro che vorrà per se”.
Ricordate? E, soprattutto, lo (li) riconoscete e ne riconoscete l’operare? Credo di sì! E credo anche che ora, di sicuro, ci saranno tanti che mi si diranno: ma guarda che fuori dal Parlamento non è che non ce ne siano.
Ma per carità, figuratevi! Ho premesso che sono italiano ma non italiota, per cui figuriamoci se non vedo i tanti Lupin che sono fuori dal Parlamento vuoi nei politicanti collaterali che proprio nella stessa, cosiddetta, “società civile” che spesso tanto civile non è. Ma questo è altro.
Del resto e per inciso, tornando all’argomento, alla fin fine tutta quella ciurma è da questa società esterna che proviene, mica sorge dal nulla o viene da Marte. No?
Ed allora, tanto per gradire e per dare nota che ANCHE fuori da quelle mura guardo, eccovi ad esempio, tanto per gradire, un grillino Doc, Alessandro Di Battista, che ormai sembra essere andato fuori giri come il Matteo verde per cui è sempre più spesso lì a pontificare e gridare contro tutto e tutti.
L’ultimo suo sermone recita: «Non vi fidate del Pd derenzizzato, è un partito ipocrita» e lo lancia così, a ruota libera, senza minimamente considerare che, con esso, apre un fronte nella maggioranza, con tensioni che si riflettono nei suoi stessi 5 Stelle e nel governo e, nel contempo, fa un bel pieno al Matteo Verde che ringrazia (si fa per dire: lui è l’uomo forte che non deve chiedere mai, men che meno ringraziare chicchessia) e parte rombante, spadone leghista al vento, a ririririri…chiedere nuove elezioni e a dire che questo governo è una truffa.
Non è stato mica eletto dagli italiani dimenticando, grida. E da bravo Caporale, sorvola sul fatto che nemmeno il suo lo era ed anzi, che il suo era nato dall’unione tra il primo ed il terzo partito votato dagli italiani mentre, quello attuale, è tra il primo ed il secondo ma …. in questo non c’è lui per cui non è legittimo, nessuno l’ha voluto o votato.
Che dire, appunto: incorregibile, ineguagliabile, anzi no, per questo di competitor ne ha diversi anche prescindendo dall’altro Matteo (in nomen, omen, ovvero: nomina sunt omina che, tradotto letteralmente, significa “il nome è un presagio”, “un nome un destino”, “il destino nel nome“).
Ne vogliamo ricordare un altro? Vecchia vendemmia ma indubitabilmente DOC e DOP: l’immarciscibile Silvio Berlusconi che ritroviamo a dire al “Corriere” di non vedere Matteo Renzi nei panni di un suo figlio politico e che, soprattutto, non vede “elettori moderati e liberali dare a lui il voto” epperò poi dice anche: “Meglio Italia Viva di Renzi che il Pd”
Prima di passare a fornirvi i titoli principali delle Prime Pagine, aggiungo anche qualcuno presente sull’altra faccia della medaglia. Un in e out da parlamento/politica ma che sembra rientrare. Mi riferisco a Prodi che, in una intervista a “la Repubblica”, afferma che il partito di Renzi “è come lo yogurt, ha scadenza ravvicinata” e con questo mi richiama alla memoria altro rientrante: Bersani ed i suoi indimenticabili modi di dire per raffigurare, plasticamente, una situazione o un fatto.
Che dire, a questo punto, come sempre, non resta altro da fare che attendere e sperare di uscir fuori da questo fuoigiri e fuorisincrono, e di uscirne ancora in piedi.
Intanto, date un’occhiata anche voi ai titoli principali delle Prime Pagine per avere anche voi una visione generale e globale delle acque nelle quali ci torviamo a navigare (e dico “acque” per non usare un francesismo che, forse, sarebbe più idoneo.
CORRIERE DELLA SERA Governo, c’è un altro fronte Di Battista attacca il Pd, tensione nei 5 Stelle. Conte: no ai personalismiLA REPUBBLICA “Il partito di Renzi è come lo yogurt” “…ha scadenza ravvicinata. Ma non logorerà il governo” Italia Viva forma il gruppo pure al Senato grazie al simbolo del Psi. Berlusconi: Matteo non sarà il mio erede Conte alla festa di Bersani e D’Alema: “Mi fido del Pd”. Tensione tra i giallo-rossi su chi candidare in Umbria LA STAMPA IL FATTO QUOTIDIANO IL MESSAGGERO LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO IL MATTINO |
IL GIORNALE LA TASSA VERDE E ROSSA Dopo l’incentivo a rinunciare all’auto, arrivano i divieti per gli imballaggi degli alimenti: la spesa sarà un incubo. E il decreto adesso è in bilico Bomba Di Battista: «M5s non si deve fidare del Pd»LIBERO QUOTIDIANO ORA BASTA, VOTIAMO Sembrava che la maggioranza durasse tre anni, invece traballa già e offre spettacoli osceni Mattarella si renda conto che ha realizzato un obbrobrio, non un governo. Ci liberi: elezioni IL FOGLIO LA NAZIONE IL SECOLO XIX IL TEMPO IL GAZZETTINO DI VENEZIA |
E questo è anche per oggi per cui:
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