Un uomo è stato ucciso mentre cercava di entrare nel commissariato del quartiere della Goutte d’or (diciottessimo arrondissement) di Parigi. Secondo le prime ricostruzioni, indossava un ordigno simile a “una cintura esplosiva” ed era armato con un coltello: l’ipotesi degli inquirenti è che la cintura fosse falsa, ma alcuni testimoni hanno detto che “si vedevano dei fili sporgenti che uscivano dalla giacca”. Intorno alle 12 avrebbe cercato di entrare nella struttura e avrebbe gridato “Allah akbar” (“Allah è grande”). A confermare la dinamica è stato il portavoce del ministero dell’Interno. A un anno esatto dall’attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo che ne ha decimato la redazione e quasi due mesi dopo la strage del 13 novembre scorso, Parigi torna a dover affrontare la minaccia concreta del terrorismo.
span style="font-family: arial, verdana, sans-serif; font-size: medium; line-height: 25px;">La polizia ha chiesto agli abitanti delle case vicine al commissariato di chiudere le finestre e di non affacciarsi ai balconi. Il portavoce del ministero dell’Interno, che da subito si era mostrato cauto limitandosi a dire che l’uomo indossava «un dispositivo che potrebbe essere una cintura esplosiva», ha spiegato che «secondo le prime informazioni che ci sono state riferite, l’uomo avrebbe agito da solo». Sull’accaduto, ha aggiunto, «bisogna essere estremamente prudenti, è presto per parlare di atto terroristico».
È presente sul posto anche il ministro dell’interno Bernard Cazeneuve.
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