“Nothing is impossible!” E’ questo che viene in mente guardando l’ennesima prestazione da urlo di Francesca Porcellato, eroina dei due mondi, capace di conciliare il darsi agonistico sugli sci, con l’atletica e ora con l’handbike, categoria H3.
Il bronzo odierno, in quel di Rio, è solo l’ultimo di una lunghissima serie di successi: 10 medaglie paralimpiche nell’atletica (2 ori, 3 argenti e 5 bronzi) ed un oro nello sci di fondo. Una fame di vittoria insaziabile che ha portato la “rossa volante” a rimettersi in gioco dal 2015 ed iniziare la sua nuova vita agonistica. Una vittoria dietro l’altra ai Mondiali di Nottwil (cronometro e prova sui 42 km), con pochi mesi di preparazione, vale per il fenomeno di Castelfranco Veneto la consapevolezza che un’altra Paralimpiade s’adda fare.
E cosi è stato. Nella corsa contro il tempo in terra carioca, Francesca ha suggellato la sua carriera, che definire titanica è poco, mostrandosi come quella che 28 anni fa a Seoul conquistava il suo primo titolo paralimpico, nell’edizione storica in cui i Giochi Olimpici e Paralimpici avevano la stessa sede. Il medesimo entusiasmo e voglia di guardare tutti dal podio che sia sulla pista d’atletica, sui binari ghiacciati del fondo e sulle asperità dell’asfalto brasiliano. Grazie Francesca!
giandomenico.tiseo@oasport.it
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mmagine: pagina FB Francesca Porcellato
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