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Castellammare di Stabia

Papa Francesco cambia la preghiera del Padre Nostro

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“Et ne nous laisse pas entrer en tentation” : è Satana a farci entrare in tentazione

La decisione del pontefice, la prima dell’ Avvento, sarebbe quella di cambiare il Padre Nostro. Secondo il Santo padre, che ha annunciato la sua idea durante il programma intitolato per ironia della sorte “Padre Nostro” : “Dio che ci induce in tentazione non è una buona traduzione. Anche i francesi hanno cambiato il testo con una traduzione che dice “non mi lasci cadere nella tentazione”: sono io a cadere, non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto, un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito”. L’idea del Papa infatti è proprio quella di cambiare il vero “e non ci indurre in tentazione ” con ” e non lasciarci cadere in tentazione”.La rivoluzione parte proprio dalla traduzione della preghiera dal francese ma la questione potrebbe essere posta anche per la preghiera in italiano: “ad appoggiare la scelta di Bergoglio è, tra gli altri, monsignor Bruno Forte, teologo e membro del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, oltre che della Pontificia Accademia di Teologia. All’AdnKronos ha sottolineato come “Papa Francesco ha perfettamente ragione, nel considerare come una cattiva traduzione in italiano il passo del non indurci in tentazione contenuto nella preghiera del Padre Nostro. Il testo originale in greco del Nuovo Testamento usa un verbo causativo. L’originale ha proprio questo significato, una invocazione affinché il Signore non permetta che noi cadiamo nella tentazione e ci dia tutti gli aiuti per superarla, ferma restando la nostra libertà di accogliere oppure no tali aiuti. Questo è il significato autentico della preghiera”. Ma chi dovrebbe avere la parola finale sulla questione? Come ricorda Bruno Forte, “le traduzioni liturgiche sono affidate alle Conferenze Episcopali, nel caso italiano dunque alla Cei, che potrebbe sottoporre la sua proposta alla Santa Sede per una approvazione. Da tempo si è portata avanti la proposta di cambiare la traduzione italiana, che io stesso ho sostenuto con varie argomentazioni inviate alla Congregazione vaticana per il culto divino. Finora non è avvenuto, ma speriamo che possa avvenire presto, anche dopo questo intervento di Papa Francesco. Sarebbe davvero auspicabile” . (Fonte:Ansa)

 

 

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