“Bisogna superare le categorie”
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esù è “libero”, “non è limitato da alcun confine o da alcun recinto” e “vuole educare” anche noi “a questa libertà interiore”. Lo ha detto il Papa all’Angelus invitando a superare le chiusure nella Chiesa.
“Occorre superare le categorie di ‘amico/nemico’, ‘noi/loro’, ‘chi è dentro/chi è fuori’, ‘mio/tuo’ e andare oltre, ad aprire il cuore per poter riconoscere la sua presenza e l’azione di Dio anche in ambiti insoliti e imprevedibili e in persone che non fanno parte della nostra cerchia”. “Invece di giudicare gli altri, dobbiamo esaminare noi stessi – ha esortato il Papa -, e ‘tagliare’ senza compromessi tutto ciò che può scandalizzare le persone più deboli nella fede”. Poi ha citato un prete che viene beatificato oggi a Marsiglia, “Jean-Baptiste Fouque, sacerdote diocesano, che rimase vice-parroco per tutta la vita. Bell’esempio per gli arrampicatori!”, ha commentato Papa Francesco.
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