Il Napoli vince ancora battendo un combattente Lo Spezia calcio – Spezia-Napoli 0-3 – ed inanellando la nona vittoria consecutiva meritandosi ancora voti alti per tutti gli elementi della rosa.
Pagelle Spezia-Napoli 0-3: un tris da scudetto
Spezia-Napoli: le formazioni ufficiali
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Caldara, Nikolaou; Amian, Esposito, Bourabia, Agudelo, Reca; Verde, Shomurodov. Allenatore: Gotti (in panchina Lorieri).
Allenatore: Allenatore: Gotti (in panchina Lorieri).
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Minjae, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lozano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Spalletti.
Allenatore: Spalletti
Arbitro: Lo Bello
Pagella del NAPOLI:
– MERET, voto 6: lo Spezia non ha mai centrato la porta e il buon Alex può concedersi una domenica di sostanziale rilassamento, facendosi sempre trovare in connessione col reparto difensivo nei momenti in cui è chiamato a giocare la palla
– RRAHMANI, voto 7: altra prestazione di totale affidabilità del kosovaro, che dalle parti sue non concede nessuna possibilità a Shomurodov e compagni
– KIM, voto 7: sicuro e deciso, mai in difficoltà per tutta la partita. Vince tutti i contrasti fisici e in velocità dove viene coinvolto
– DI LORENZO, voto 6.5: gestione oculata e saggia della partita da parte del Capitano, sempre sul pezzo per tutto il match, pur senza spunti o strappi clamorosi, di cui oggi non c’è stato bisogno. Solido
– MARIO RUI, voto 7.5: è il vero regista basso del Napoli, quello dal cui sinistro partono sia i lanci in profondità, sia i migliori cross a centro-area sia i migliori scambi, sulla sua corsia, con Kvara, che spesso conducono alle trame offensive più apprezzabili.
Sugli scudi, come ormai da 1 anno e mezzo a questa parte
– ANGUISSA, voto 7: una roccia invalicabile e una serenità, mista a consapevolezza pura, nel palleggio, che ne fanno il polmone e il cuore pulsante del centrocampo azzurro
– LOBOTKA, voto 7.5: Gotti, come altri, prova a limitarne lo strapotere tecnico, con una gabbia fatta ad hoc per lui.
Gotti, come quasi tutti gli altri in precedenza, è costretto a scontrarsi contro l’evidenza, che va ben oltre ogni tentativo disperato di ostruzione: questo Lobotka non si può fermare.
Stani trova lo spazio dove non esiste, sempre al posto giusto nel momento giusto, pronto a fornire il pallone giusto. Altra categoria
– ZIELINSKI, voto 6: del terzetto di centrocampo azzurro, è quello che offre la prestazione meno convincente e soffre di più la pressione dello Spezia, rimediando anche un’ammonizione che indurrà Spalletti a sostituirlo anzitempo. Incolore
– LOZANO, voto 6-: insieme a Zielinski, il meno brillante del Napoli di quest’oggi. Davvero pochi gli acuti e davvero poche le occasioni in cui riesce a liberarsi di Reca, che lo limita a dovere.
Rimedia anch’egli un’ammonizione nel primo tempo. Spalletti lo sostituisce con Politano dal primo minuto della ripresa
– KVARA, voto 8: una delizia poterne godere, una frustrazione averlo contro. Stappa il match con un rigore calciato alla perfezione, su cui Dragowski non può fare nulla.
Impreziosisce la sua prestazione con l’assist ad Osihmen per il 3-0, dimostrando altruismo e generosità che ne fanno campione sia per le gesta tecniche, sia per le altrettanto evidenti qualità morali.
Nel mezzo, si rende protagonista di una serie impressionante di giocate per la cui riuscita è necessario avere una confidenza col pallone semplicemente due spanne sopra gli altri. Strabiliante
– OSIHMEN, voto 8: due goal fatti, uno annullato, 16 reti in 17 apparizioni di questa serie A, record di score realizzativo in un singolo campionato sia con la maglia del Napoli, sia nella sua totale carriera.
E siamo solo al 5 Febbraio.
Potrebbe strabastare anche così, ma c’è di più, tantissimo di più.
Perché Victor si riconferma, in questo periodo, semplicemente immarcabile.
L’incubo di ogni retroguardia avversaria e una delle armi più devastanti del Napoli di Spalletti.
Ogni pallone che gli finisce a tiro non è una speranza, è una sentenza: sai che lui, in un modo o in un altro, lo prenderà e lo addomesticherà prima di tutti.
Perché, Victor, ormai non è più ( e non lo è da un bel po’) soltanto un rapace grezzo ma è centravanti di razza ai massimi livelli continentali: velocità, agonismo, furbizia, intuito, cattiveria, carattere, intelligenza.
E testa.
Come quella che, per una volta in più, salta più in alto di tutta la difesa dello Spezia messa insieme, facendo passare per uno sprovveduto il malcapitato Dragowski. Kvara gli serve poi, su un piatto di platino, la rete del 3-0 e della doppietta personale.
Osi non si lascia pregare. Kvicha avrà ragione di chiedergli una cena omaggio
– POLITANO, voto 6.5: Spalletti lo inserisce dal primo minuto della ripresa, al posto di un Lozano mai davvero incisivo.
Matteo ripaga la scelta del mister dopo 15 secondi, inducendo Reca al clamoroso fallo di mano che causa il penalty a favore del Napoli, poi ben realizzato da Kvara.
Motorino vivacissimo, che sprinta in sintonia ormai consolidata con capitan Di Lorenzo, sulla corsia di destra. Gamba, passo e poi via a puntare l’uomo o a ripiegare in fretta quando serve. Prezioso
– ELMAS, voto 6: entra al posto di Zielinski e non ne fa rimpiangere l’assenza, amministrando con acume tecnico ogni pallone in suo possesso.
Altra, robusta, prestazione del macedone. Spalletti chiama e lui risponde presente, sempre.
– NDOMBELE, voto 6: non al meglio in settimana, entra nell’ultimo quarto d’ora ed impreziosisce il tasso qualitativo della mediana azzurra.
– OLIVERA, voto 6: merita anche l’uruguagio la piena sufficienza, che entra per dar fiato a Mario Rui e dimostra sempre che di lui ci si può fidare appieno
– SIMEONE, voto 6: gioca uno scampolo di partita, a risultato ormai pienamente assicurato, ma lo fa sempre con una tale voglia e attaccamento alla causa che non può non ricevere, in cambio, una meritatissima considerazione
– SPALLETTI, voto 7: schiera i suoi in formazione tipo, dando ai suoi un segnale inequivocabile: per essere davvero grandi, si deve imparare anche a non sottovalutare mai l’avversario.
Che la sfidante si chiami Roma o Spezia, questo non deve modificare l’approccio, innanzitutto mentale, degli azzurri alla partita. Il messaggio arriva forte e chiaro, il Napoli non si rilassa.
Soffre (forse un po’ inaspettatamente) la pressione a tutto gas degli spezzini ma si prende il campo e le proprie consapevolezze con i minuti, legittimando una vittoria meritata perché voluta, con la grinta di chi vuole azzannare il campionato.
Pagella dello SPEZIA:
– DRAGOWSKI, voto 5
– AMPADU, voto 5.5
– CALDARA, voto 5.5
– NIKOLAU, voto 6
– AMIAN, voto 6
– BOURABIA, voto 6
– ESPOSITO, voto 5
– AGUDELO, voto 7-
– RECA, voto 5
– VERDE, voto 6
– SHOMURODOV, voto 5
– CIPOT, S.V.
– KROLLIS, S.V.
– MALDINI, S.V.
– WISNIEWSKI, S.V.
– LORIERI / GOTTI, voto 6: valutando anche la foltissima lista di indisponibili in casa spezzina, pensare di fare più e meglio, contro questo Napoli, per giunta in formazione tipo, era oggettivamente quasi impossibile.
ARBITRO:
– DI BELLO, voto 6.5: fischia sempre in modo corretto.
Rigore giustamente concesso al Napoli per evidente fallo di mano di Reca, rete altrettanto giustamente annullata agli azzurri per sbracciata di Osihmen su Caldara e condivisibile anche la decisione di concedere solo punizione dal limite, per un fallo su Kvara a fine primo tempo, a pochi passi dall’area di rigore.
A cura di Antonio Ingenito