N
otizia ormai di qualche giorno fa e purtroppo prevista, visti i precedenti, è il divieto di seguire il match a Pagani che ha colpito i tifosi stabiesi.
I tifosi gialloblù sono stati bersaglio dell’ennesimo provvedimento partito senza tenere in considerazione la maturità e l’educazione dimostrate dalla tifoseria stabiese in questi anni.
La Curva Sud e tutti i tifosi stabiesi sono ormai da anni tra le tifoserie più leali, rispettose ed allo stesso tempo passionali d’Italia e vedere questa passione inficiata dall’ennesimo divieto non può che destare rammarico. Un provvedimento non necessario perché i tifosi stabiesi a Pagani si sarebbero limitati a sostenere la propria squadra con l’entusiasmo che li ha sempre contraddistinti. Come se non bastasse, lo spettacolo e l’atmosfera di certo risentiranno dell’assenza di una delle due tifoserie e questa mancanza vale ancora di più in un match bello, caratteristico e sentito come un derby.
Per “compensare” in parte a questo provvedimento, i tifosi durante questa settimana non hanno fatto mancare un attimo il proprio sostegno alla Juve Stabia. Nei giorni scorsi le Vespe sono state incitate durante gli allenamenti; la seduta di ieri ha visto una massiccia presenza di tifosi sugli spalti e lo striscione “A Pagani per vincere”. Anche oggi, la rifinitura della vigilia, ha visto la Juve Stabia allenarsi con il sostegno dei propri tifosi. Insomma, qualsiasi cosa per far sentire meno soli i calciatori della Juve Stabia.
Proprio i tifosi gialloblù hanno provveduto anche a far allestire un maxi schermo all’esterno dello stadio così da poter seguire domenica pomeriggio la partita tutti insieme. La lodevole iniziativa ricorda quella della finale play off contro l’Atletico Roma del 2011, con i tifosi radunati al Menti per assistere all’impresa delle Vespe su un mega schermo.
Tutti i tifosi sono quindi invitati a recarsi al Menti per sostenere la Juve Stabia tutti insieme, perché andare a Pagani nonostante il divieto sarebbe inutile e controproducente.
La speranza è quella di aspettare poi la squadra e magari festeggiare una grande prestazione.
Raffaele Izzo