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Castellammare di Stabia

Ostia, casa popolare per lo zio di Roberto Spada. Prefetto Basilone: sbigottita

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Ostia, il pasticciaccio della casa popolare per lo zio di Roberto Spada: rimpallo tra Regione e Comune, l’assegnazione non si può impedire. Il Campidoglio: «Assegnazione mai avvenuta». Il Pd: «Incredibile». L’Antimafia acquisisce gli atti.

Questa notizia mi lascia sbigottita, una casa popolare a uno Spada, con precedenti… Abbiamo avviato subito le nostre verifiche. Però mi lasci dire una cosa. Al di là di come andrà a finire questa vicenda, che va certamente chiarita, lo Stato a Ostia c’è e non farà passi indietro. Lo abbiamo detto durante le elezioni e lo confermo ora. Sulle case popolari abbiamo avviato controlli stringenti e non da oggi».

Lo afferma il Prefetto di Roma, Paola Basilone, in una intervista al Messaggero. Prima e durante il voto di novembre, a Ostia la risposta delle istituzioni è stata forte: camionette dell’Esercito in strada, controlli e blitz in sequenza contro le cosche del litorale. Poi si viene a sapere che il Comune di Roma assegna un alloggio popolare a un esponente della famiglia Spada, con precedenti per furto e altri reati, proprio a due passi dal feudo del clan. «Sia chiaro – spiega Basilone -: noi non abbiamo poteri ispettivi sulle graduatorie dell’Edilizia pubblica residenziale, che spetta al Comune, ma su questo episodio vogliamo vederci chiaro e faremo tutto il possibile perché non ci siano ombre». Il problema delle occupazioni, aggiunge, “lo conosciamo bene e sulle case popolari, da diverso tempo, abbiamo avviato un controllo capillare, insieme all’Ater, l’azienda territoriale per l’edilizia residenziale. Per le nuove occupazioni, c’è tolleranza zero. Gli sgomberi sono immediati. Mi faccia dire poi che questo è un problema romano, non solo di Ostia e del lungomare. In città ci sono quasi 12mila occupanti, come ho detto quando sono stata ascoltata in Parlamento dalla commissione d’inchiesta sulla sicurezza e sullo stato di degrado delle periferie».

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