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iera di Orzinuovi – Ieri, lunedì 3 settembre, ultimo giorno della ormai tradizionale kermesse orceana, che quest’anno festeggia il suo 70° anniversario, con assoluta disinvoltura. Anche solo una visita sommaria è stata una gratificazione: stand variopinti, visitatori multicolori con abbigliamenti comuni o vistosi: donne con il velo e donne discinte, uomini col turbante e signori in gessato… insomma di tutto un po’. Ne è risultata una di quelle mescolanze ben assortite che non disturba l’occhio degli estèti e non fa storcere il naso ai benpensanti.
Una visita più attenta, poi, ha fatto percepire il valore culturale ed economico dei veri settori nei quali la Fiera si è articolata, ospitando centinaia di espositori che nella vita lavorano come imprenditori, commercianti, agricoltori, allevatori, artigiani.
Gli àmbiti espositivi sono stati vari e variegati:
- agricoltura e tutto il comparto eno-agroalimentare, con vendita di miele, prodotti caseari ed insaccati;
- macchinari agricoli e relative attrezzatura. Zootecnia, con stand di allevamenti caprini e di asini, che espongono i relativi prodotti caseari e cosmetici derivati
- autovetture ed automobilismo, con corollario di esposizioni storiche; soprattutto di moto d’epoca
- Floro-vivaismo, che da solo avrebbe meritato una visita dedicata
- commercio ed artigianato
- Edilizia, Tecnica costruttiva innovativa con particolare riguardo verso una nuova concezione del costruire “green”, in modo sempre più ecosostenibile. E’ capitato di vedere intere famiglie interessate a soluzioni per la ristrutturazione della loro casa intente ad osservare nei vari stand proposte innovative per serramenti, inferriate di sicurezza, isolamenti termo-acustici, piscine…
L’accoglienza ha caratterizzato tutti gli spazi dove il cliente è stato attenzionato e coccolato. Ed in uno di questi stand anche noi cronisti siamo stati “catturati” dalla curiosità ed accolti con calore.
Nello stand Free Style Project è stato imbandito un invitante buffet a base di polenta e brescianissimo spiedo ed il titolare, geometra Omar, senza sapere chi fossimo, ha fatto gli onori di casa invitandoci a gustare le prelibatezze, innaffiate da ottimo vino. Abbiamo apprezzato con gusto.
Queste giornate di fiera sono state, inoltre, costellate da manifestazioni sportive che hanno coinvolto scuole e ad associazioni a vario titolo.
Anche la cultura ha avuto la sua giusta collocazione e valorizzazione, con due eventi veramente importanti: la presentazione del libro “Orzinuovi vista dall’alto”, cioè con foto scattate a “volo d’angelo” da parte del fotografo Basilio Rodella e con i testi dell’ottimo Tonino Zana che, da par suo, si fa interprete storico dell’orceanità.
Altro evento è stato il recupero di un affresco andato perduto e restituito alla città nella chiesa di Santa Maria dei Borghetti, che raffigura l’Assunzione.
Ieri sera c’è stata la chiusura con la Fanfara dei Bersaglieri di Orzinuovi in gran concerto e gran finale con il
tradizionale castello di fuoco ed i suoi irresistibili giochi pirotecnici.
Carmelo Toscano
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