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a situazione pandemica non accenna a migliorare, tanti sono gli Stati del mondo che vivono più o meno situazioni tragica con contagi e persone decedute che si aggiungono di giorno in giorno e che mettono sotto pressione i sistemi sanitari che provano a tutelare la salute pubblica.
In Italia c’è una discrepanza tra nord e sud in merito all’assistenza sanitaria.
In particolare in questi giorni si è tornato a parlare della grave carenza di medici di medicina generale eppure sono anni che si conosce il problema e si decide colpevolmente di non affrontarlo con la dovuta autorevolezza e convinzione.
Noi di Ordinatamente consapevoli dei disagi per i cittadini e della riduzione di qualità dell’assistenza primaria, nonostante lo spirito di abnegazione e la grande professionalità di molti colleghi del territorio che hanno impedito lo scoppio di una emergenza vera e propria, da molto tempo prima della tornata elettorale ordinistica, abbiamo denunciato in tutte le sedi opportune la mancanza di assistenza medica territoriale per centinaia di migliaia di cittadini in tutta la Campania.
Non è soltanto in tempo di elezioni che bisogna ricordarsi del ruolo istituzionale dell’Ordine dei Medici.
Ordinatamente nella figura del candidato Salvatore Caiazza e di un nutrito gruppo di colleghi da almeno tre anni ha messo la lente di ingrandimento sul problema e pertanto se ne occuperà non solo in campagna elettorale.
Ci è stato, troppo spesso, risposto dalla attuale Governance, che l’Ordine dei Medici aveva poco potere sulla questione eppure in questi giorni l’ex Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli è tornato a parlare della carenza di Medici di Medicina Generale ed è lecito pensare che lo faccia per puri scopi propagandistici dato che nulla si è fatto negli anni precedenti. Oltre chiedere alle AASSLL di obbligare i medici a prestare servizio in determinate aree metropolitane più complesse, il Presidente uscente ha affermato “se tutti i nuovi medici si concentrano nelle aree del Vomero e di Chiaia, come sta capitando, il numero di pazienti per medico andrà a diminuire e cosi di conseguenza il compenso”. È questa la visione dell’attuale Ordine dei Medici? I pazienti sono soltanto numeri necessari a garantire lo stipendio o bisogna tutelare la salute pubblica ?
Lasciamo a voi la risposta a queste domande ma crediamo fermamente che avere medici stimolati a lavorare e non obbligati, avere un numero di pazienti congruo con la sempre crescente richiesta di Salute dei cittadini, dettata dall’invecchiamento della popolazione, e consentire al medico di dedicare il suo Tempo ai pazienti e non al compenso, determinerà un miglioramento della qualità dell’assistenza e una riduzione della spesa sanitaria.
L’Ordine dei Medici ha il dovere di interrogare le Istituzioni su eventuali inadempienze poiché esse determinano un impoverimento della Salute dei Cittadini e l’Ordine dei Medici che vogliamo costruire è la casa di tutti i Medici, ma soprattutto organo di tutela della Salute pubblica.
I Medici di OrdiNataMente