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Opuscolo sessista anti-stupro del Comune di Cividale del Friuli

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L’Opuscolo sessista anti-stupro è stato diffuso nelle scuole di Cividale del Friuli da parte del Comune di Cividale del Friuli (a guida centro destra) e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Opuscolo sessista anti-stupro del Comune di Cividale del Friuli

Secondo quanto riportato da Fanpage, nel testo diffuso in alcune scuole superiori, viene suggerito alle giovanissime di non uscire da sole la notte, di non sorridere in modo ammiccante agli sconosciuti in discoteca e di evitare un abbigliamento scollato o provocante, così da scongiurare attenzioni indesiderate.

Gli studenti hanno protestato contro l’opuscolo e hanno incontrato il sindaco per discutere la questione.

Per il momento nessun passo indietro da parte del Comune di Cividale del Friuli e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

L’opuscolo in questione, intitolato “Prevenire le aggressioni, combattere la violenza”, si rivolge alle donne e contiene consigli per evitare di essere vittima di stupro.

Alcuni hanno criticato l’opuscolo perché ritengono che si concentri troppo sul comportamento delle vittime e non abbastanza sui responsabili degli stupri tanto che, il contenuto dell’opuscolo, è stato criticato anche da Repubblica perché ritenuto sessista e perché si concentra sui consigli alle donne per evitare di essere vittime di stupro, invece di concentrarsi sui responsabili degli stupri.

Il caso è diventato oggetto di polemiche e di proteste da parte degli studenti e di alcuni esponenti della politica.

Contro l’opuscolo si è espressa anche Chiara Ferragni, condividendo alcune storie su Instagram, esprimendo il suo sdegno contro l’opuscolo e dichiarando che bisogna concentrarsi sull’educazione dei responsabili degli stupri invece di dare consigli alle vittime, e naturalmente l’opposizione in consiglio comunale.

L’opuscolo anti-stupro finisce in Parlamento, all’attenzione del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, con una interrogazione della deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra Elisabetta Piccolotti

  • I ‘consigli’ che l’opuscolo mette in campo di fatto riproducono un’impostazione culturale patriarcale e maschilista, secondo cui alla fine si rischiano aggressioni, molestie o violenze sessuali perché le ragazze se le cercano con gli atteggiamenti provocatori, con i sorrisi, con l’abbigliamento non consono.

Le parole di Piccolotti a Fanpage

  • “Intendiamo presentare un’interrogazione parlamentare non solo al ministro dell’Istruzione ma anche al ministro dell’Interno, perché l’opuscolo è stato progettato e ideato da un sindaco, quindi c’è una doppia responsabilità, del Comune e delle scuole che hanno accettato di distribuirlo.” 

    “Spero che il sindaco e l’amministrazione comunale accolgano l’appello degli studenti, e spero che si apra un percorso completamente diverso in cui si progetti un’azione di educazione sentimentale e contro la violenza sulle donne, concordata con le organizzazioni studentesche, che abbia dei contenuti più appropriati”.” Dobbiamo rivolgerci non solo alle ragazze ma anche ai ragazzi, richiedendo un approfondimento delle relazioni sessuali e di genere, delle radici e della violenza, una critica anche decostruttiva del sistema maschilista e patriarcale in cui siamo immersi”, 

ha sottolineato la parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra. 

  • “Gli studenti che protestano hanno imboccato la strada giusta, che è quella di chiedere al sindaco e alle istituzioni scolastiche di ricominciare da capo questo percorso, azzerare l’opuscolo, e pretendere un confronto su quali debbano essere i contenuti.”
  • “I ragazzi evidentemente sono più avanti del proprio Comune e della propria Regione” 

ha spiegato ancora la parlamentare.

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