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Castellammare di Stabia

Operazione “Sarastra”, sei indagati nel settore mortuario tra Castellammare e Scafati

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uovi retroscena sull’operazione “Sarastra”: dopo lo scambio elettorale politico mafioso, ora sono sotto inchiesta i lavori eseguiti nel cimitero e le affissioni pubblicitarie funebri illegali. Sotto accusa i rapporti tra i dipendenti comunali e le aziende private che si occupano del settore mortuario.

La Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno guidata da Vincenzo Montemurro, ha individuato 6 indagati appartenenti alle due società che operano nello specifico settore e riconducibili, rispettivamente, una al clan camorristico Cesarano, operante nei comuni di Castellammare di Stabia e Comuni limitrofe, una al clan camorristico Matrone di Scafati.

Si tratta di: Angelo Pasqualino Aliberti, già sindaco del Comune di Scafati; Giovanni Cozzolino, ex dipendente del Comune di Scafati, membro dello staff del Sindaco pro tempore; Giacomo Cacchione, ex Capo Area Economico Finanziaria del Comune di Scafati; Giuseppina Ametrano, legale rappresentante della ditta “L’Eternità s.r.l.”; Alfonso e Catello Cesarano, legali rappresentanti della ditta “Cesarano Nicola Pompe Funebri s.c.a.r.l.


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