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lle prime luci dell’alba di ieri si è conclusa un’operazione aeronavale complessa notturna lungo l’intero litorale veneto, coordinata e pianificata dal 9° centro di controllo pesca (C.C.A.P.) della Direzione Marittima di Venezia, che ha visto impiegati, per tutta la notte, uomini ed unità navali della Guardia Costiera di Venezia, Chioggia, Caorle e Jesolo, congiuntamente ad un elicottero AW-139 – “Nemo” del 3°nucleo aereo della guardia costiera di Pescara. Grazie all’ausilio di moderne e sofisticate strumentazioni di controllo (ivi inclusi radar costieri) e monitoraggio del traffico navale in dotazione alla sala operativa della Capitaneria di porto di Venezia, è stato possibile individuare e successivamente identificare, in località Punta della maestra, diversi pescherecci in attività di pesca con sistema a strascico con ramponi ad una distanza inferiore alle sei miglia dalla costa, contravvenendo agli attuali limiti previsti dal decreto “fermo pesca 2018”.
E’ pertanto scattata l’operazione che ha visto impegnato anche un dell’elicottero AW 139 in dotazione alla guardia costiera che – utilizzando specifiche strumentazioni di bordo tra le quali telecamere ottiche, termocamere e ad infrarosso – è giunto in zona e ha identificato, nonostante la totale oscurità della notte, i nomi e le targhe dei pescherecci. E’ stato anche accertato che le predette unità da pesca, al fine di eludere i controlli, navigavano disattivando i sistemi che ne consentono la loro geo localizzazione (sistema A.I.S. ed apparato satellitare VMS). Successivamente è stata sorpresa anche una ulteriore unità che navigava in zona soggetta a restrizione della pesca con rotte e velocità non consentite.
E’ stata infine inviata in zona una motovedetta veloce della capitaneria di porto di Chioggia che ha quindi interrotto l’attività illecita e ha fatto rientrare in porto i motopesca per i successivi atti amministrativi, ivi inclusi il sequestro del pescato e dell’attrezzatura da pesca. Nella stessa notte, lungo il litorale tra il lido di Venezia e di Caorle, due gommoni veloci della guardia costiera sono intervenuti per fermare altre unità intente sia alla pesca dei molluschi con draga idraulica e con sistemi a strascico.
Il bilancio dell’operazione è di 9 sanzioni amministrative per un totale di circa € 30.000 euro, 6 punti di penalizzazioni previste per infrazioni gravi di tale tipologia sia alle licenze di pesca dei pescherecci che ai rispettivi comandanti, sequestro degli attrezzi da pesca. Tutta la documentazione acquisita nel corso dell’operazione è attualmente all’esame degli ispettori pesca degli uffici della Capitaneria per ulteriori verifiche ed approfondimenti.
L’ attività rientra tra i compiti istituzionali che la guardia costiera svolge quotidianamente sia a mare che a terra a tutela dell’ecosistema marino e dell’intera filiera della pesca, dal produttore al consumatore finale.
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