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arigi – Le Olimpiadi di Rio sono sempre piu’ vicine, ma ci sono ancora tanti punti interrogativi sulla partecipazione di molti atleti. In particolare quelli russi. Il presidente del Cio, Thomas Bach, in un’intervista rilasciata a ‘Le Monde’ rivela di aver chiesto alla Wada di condurre un’indagine approfondita sulle rivelazioni di Grigory Rodchenkov, ex capo del laboratorio di Mosca, che tra le altre cose, ha parlato di un sistema in cui i campioni di urina dei medagliati da sottoporre a controlli venivano sostituiti da campioni puliti, raccolti mesi prima. Almeno 15 medagliati di Sochi sarebbero stati aiutati in questo modo, secondo alcune ricostruzioni anche con l’aiuto dei servizi segreti russi. “Il Cio istruira’ il laboratorio antidoping di Losanna, dove i campioni di Sochi sono conservati, per effettuare in collaborazione con la Wada nuovi controlli con i metodi piu’ efficaci e moderni – ha spiegato Bach -. Se l’indagine dovesse confermare la veridicita’ di certe rivelazioni il fenomeno del doping assumerebbe dimensioni sconvolgenti, rivelando un livello di criminalita’ senza precedenti. I risultati potrebbero anche influire fortemente sulla partecipazione di atleti russi alle Olimpiadi di Rio 2016”. Bach ha anche ricordato i 31 test positivi rivelati ieri dal Cio, dopo le analisi su 454 campioni prelevati in occasione dei Giochi di Pechino del 2008, mentre 250 nuove esami sono stati eseguiti su campioni delle Olimpiadi di Londra. “Un provvedimento necessario che permette di evitare la partecipazione di atleti dopati a Rio”, ha spiegato Bach.
vivicentro.it/sport/cronaca / (AGI) / Russia dopata anche a Sochi 2014, inchiesta Wada sui giochi
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