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on l’accettazione dell’incarico per formare un governo dopo il crollo dell’amministrazione di Giuseppe Conte, oggi nascerà il Governo Draghi – VIDEO
Oggi nascerà il Governo Draghi: 8 tecnici e 15 politici a manuale Cencelli
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Con l’accettazione dell’incarico per formare un governo dopo il crollo dell’amministrazione del premier uscente Giuseppe Conte, ricevuto dal Presidente della Repubblica Mattarella comincia il percorso del neo Presidente del Consiglio Mario Draghi alla guida del paese per il quale tutti si aspettano che replichi, nei fatti e nelle azioni, quanto ebbe a fare per il salvataggio dell’Europa quando, essendo alla guida della banca centrale europea, ebbe a dire – e poi a fare senza esitazione che avrebbe fatto “tutto il necessario” (“whatever it takes”) per arginare la crisi aggiungendo, cosa di cui si è parlato meno, un monito per tutti che suonava come un: non provateci nemmeno che, a ben vedere, fu ancora più forte del “whatever it takes”, comunque lo rafforzava di molto togliendo ogni dubbio sulle sue intenzioni.
Dopo l’accettazione di ieri sera Draghi parte per una missione importantissima e vitale per l’Italia ma anche per tutta l’Europa dato che, se dovesse fallire e se l’Italia dovesse crollare come da tanti temuto in Europa, trascinerebbe a valanga anche la stessa Europa.
Il lavoro che l’attende, come già abbiamo detto ieri sera, non è certo semplice e, probabilmente, dovrà fare attenzione anche a dove poggia i piedi durante il suo cammino visto che ha DOVUTO inglobare anche politici di questo Parlamento, alcuni dei quali (diversi in realtà) si portano dietro un “vissuto politico” non certo proprio edificante e qualificante.
Tra poche ore quindi, alle 12:00, Mario Draghi è atteso nuovamente al Quirinale con tutta la squadra da lui scelta per prestare giuramento e prendere così, di fatto e di diritto, la guida dell’Italia.
Nell’attesa vediamo di dare un’occhiata ad essa e magari vediamo di farne una prima analisi osservando subito che ci saranno 23 dicasteri – 9 senza portafoglio e 14 con portafoglio:
- 15 saranno guidati da esponenti ‘politici’, scelti tra le forze dell’ampia maggioranza che sostiene l’esecutivo (Pd, M5s, Leu, Iv, Forza Italia, Lega),
- 8 saranno, invece, guidati da ‘tecnici‘.
E passiamo ora a soppesarne la “composizione di genere” che vede in campo otto donne e quindici uomini per cui, ad ora, la parità è e resta solo una pia aspettativa ma siamo solo all’inizio, alla messa sul terreno delle fondazioni diciamo, per cui poi magari si avrà un contro-bilanciamento nelle altre cariche che sono ancora da assegnare.
Conferme:
- Confermati Di Maio agli Esteri,
- Lamorgese all’Interno,
- Franceschini ai Beni culturali.
Due nuovi ministeri:
- quello per la Transizione ecologica, per gestire la fetta più importante del Recovery Fund che andrà a Roberto Cingolani;
- quello della Transizione digitale, a cui andrà Vittorio Colao.
Ma vediamo ora l’elenco completo della squadra scelta da Mario Draghi e che tra poche ore salirà, con lui, al Quirinale per prestare giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Napolitano:
Ministri con portafoglio:
- Luigi Di Maio ministro degli Esteri
- Luciana Lamorgese ministro dell’Interno
- Marta Cartabia ministro della Giustizia
- Lorenzo Guerini ministro della Difesa
- Daniele Franco ministro dell’Economia
- Giancarlo Giorgetti ministro dello Sviluppo economico
- Stefano Patuanelli ministro dell’Agricoltura
- Roberto Cingolani ministro per la Transizione ecologica
- Enrico Giovannini ministro dei Trasporti
- Andrea Orlando ministro del Lavoro
- Patrizio Bianchi ministro dell’Istruzione
- Cristina Messa ministro dell’Università e ricerca
- Dario Franceschini ministro della Cultura
- Roberto Speranza ministro della Salute
Ministri senza portafoglio:
- Federico D’Incà ministro Rapporti con il Parlamento
- Vittorio Colao ministro dell’Innovazione e transizione digitale
- Renato Brunetta ministro Pubblica Amministrazione
- Maria Stella Gelmini ministro per gli Affari generali e le autonomie
- Mara Carfagna ministro per il Sud e coesione territoriale
- Fabiana Dadone ministro per le Politiche giovanili
- Elena Bonetti ministro Pari opportunità e famiglia
- Erika Stèfani ministro per le Disabilità
- Massimo Garavaglia ministro per il Turismo (diventerà ministero con portafoglio)
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Roberto Garofoli
Ancora Auguri al Presidente Draghi e, con lui, all’Italia e quindi a noi tutti. Temo che ne avrà bisogno visto che, a mia personale sensazione, sento già uno stormire di foglie smosse dall’utilizzo fatto del Manuale Cencelli che ciascuno auspicava ma, ovviamente, Pro Domo Loro.
E sento anche germogliare i primi distinguo di lana caprina tipo, ad esempio, il rimarcare che un tal partito ha mantenuto fede alla parità di genere ed anzi, ha il 100% in quota rosa: se poi si nota che di ministra/o ne ha una sola, ecco che quel 100% è quantomeno ridicolo.
E sento anche (un deluso) Salvini che, quando se ne esce dicendo che spera che il Governo agirà bene, da segno che già comincia a distaccarsi e a parlare con termini che sembrano non tener conto che, nel Governo, ora c’è anche la lega.
Che dite? Torno al mio vecchio: Io speriamo che me la cavo?
Spero proprio di no perchè il passo successivo sarebbe un tornare, ancora una volta, al: Povera Patria
Redazione / Stanislao Barretta
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