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Castellammare di Stabia

Nuovo processo per i genitori che violentavano i figli

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I

due imputati colpevoli del reato di abuso sessuale su minori, perpetrati a Montecorvino Rovella (SA) da gennaio al dicembre 2011, erano stati condannati in primo grado a 46 anni e due mesi, complessivi, di reclusione.

Si tratta di abusi aggravati, nel caso di due degli imputati (P.Z) e (M.B.) dal fatto che erano loro i genitori dei tre bimbi costretti a sevizie, violenze e atti sessuali con il padre, tra di loro e con due amici del padre (R.L. e P.D.M.).

Il presidente della Corte d’Appello Francesco Verdoliva ha deciso ieri mattina per il rinnovo dell’istruttoria dibattimentale chiedendo al tribunale dei Minori tutti gli atti del fascicolo.

In primo grado il padre fu condannato a tredici anni, la madre a dodici anni e sei mesi, gli altri due uomini ciascuno a dieci anni e quattro mesi di reclusione. I tre fratellini sono stati invece allontanati dalla famiglia e inviati in una casa famiglia.

Furono gli stessi minori, vittime degli abusi, a denunciare ai servizi sociali la vicenda portando a galla una realtà raccapricciante. Secondo l’impianto accusatorio i genitori imponevano reiteratamente ai propri figli la visione di film pornografici; quindi li costringevano ad avere rapporti sessuali di gruppo con P.D.M, ed R. L.

Gli orrori avvenivano con cadenza quasi giornaliera nella casa di famiglia mentre il padre era in soggiorno e la madre era impegnata nelle faccende domestiche.


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