Nuovo decreto, nuove restrizioni; il governo allenta la presa sul popolo che potrà, gradualmente, tornare a riempire strade e locali
L
a situazione pandemia in Italia è stata chiarita dal Ministero della Salute, il quale ha confermato che l’indice di contagi e decessi continua a diminuire, mentre la vaccinazione prosegue rapidamente e le terapie intensive iniziano lentamente a svuotarsi; si tratta di segnali fortemente incoraggianti, quindi si può tranquillamente affermare che l’Italia si stia comportando in modo adeguato e ci si augura che il peggio sia definitivamente passato
Punti Chiave Articolo
Le nuove restrizioni
In data 4 giugno, il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che è entrata in vigore il 7 giugno, segnando il passaggio di alcune regioni in zona bianca e confermando le altre regioni come aree gialle; secondo tale ordinanza, a partire dal 7 giugno il coprifuoco sarebbe stato posticipato a mezzanotte in tutte le aree gialle, mentre nelle zone bianche esso è stato abolito del tutto
La notizia è stata accolta da un comprensibile entusiasmo generale, a dimostrazione del fatto che si sta diffondendo la consapevolezza che ci si avvicina alla fine di un incubo e che la popolazione può tornare progressivamente alla normalità; pur trattandosi di un lunedì sera, molte strade e piazze in tutto il paese sono state invase da ragazzi che non vedevano l’ora di respirare un po’ di libertà dopo mesi passati tra le mura di casa in preda ad ansie e preoccupazioni
Anche i proprietari di locali possono iniziare a sorridere, col nuovo decreto che ha permesso la loro riapertura sia all’aperto che al chiuso nel rispetto delle norme di distanziamento e orario; anche i lavoratori, quindi, possono iniziare un graduale recupero delle loro attività lavorative, lasciandosi alle spalle un periodo pieno di incertezze sul piano economico e non solo
Il rovescio della medaglia
Dopo circa due anni, finalmente gli italiani possono tornare a godersi un po’ di normalità, che si tratti di una serata tranquilla in casa con meno angosce o che si tratti di una serata in un locale; a tal proposito, è necessario che i cittadini non perdano di vista il senso civico, evitando di generare troppo chiasso per le strade e disturbando coloro che vogliono soltanto un po’ di tranquillità. “Il troppo stroppia” recitava un detto, ed è proprio ciò che gli italiani dovranno tenere a mente nei prossimi mesi, se vogliono superare definitivamente questa crisi e godersi la vita nel rispetto dei bisogni e dei desideri altrui
Nuovo decreto; ritorna la movida, sorridono locali e clienti/Antonio Cascone/redazione