L’Associazione Arcigay: “Ci mettiamo a disposizione delle ragazze”
Una donna di Noto, in provincia di Siracusa, è stata denunciata dalla polizia per aver compiuto una serie di atti persecutori nei confronti della figlia che le aveva detto di avere una relazione omosessuale.
L
o scontro tra madre e figlia sarebbe scattato quando quest’ultima, che ha un legame sentimentale da 5 anni con un’altra donna, avrebbe deciso di andare a convivere. La madre avrebbe iniziato ad importunarla telefonicamente per convincerla a ritornare sui suoi passi anche inviando messaggi dal contenuto offensivo e velatamente intimidatorio. L’avrebbe anche minacciata di far uso dell’acido per sfregiarla al viso o di investirla con l’auto.
L’ultimo episodio qualche giorno fa: la donna si sarebbe recata nell’esercizio commerciale dove la figlia era stata assunta da poco e avrebbe urlato contro i titolari dicendo di licenziarla perché altrimenti avrebbe fatto una scenata. I titolari, per evitare spiacevoli conseguenze, hanno ascoltato il ‘consiglio’ della donna.
A questo punto è intervenuto il presidente dell’Associazione Arcigay Armando Caravini commentando l’episodio: “Rimaniamo sempre basiti dalla crudezza di alcune situazioni. Questa ragazza sta subendo da anni i maltrattamenti di una madre che non accetta la figlia. Essere omosessuali è solo un modo di essere, non una scelta e tanto meno un voler offendere gli altri. Come sportello e come associazione Arcigay ci mettiamo a disposizione di questa ragazza e della compagna per offrire i servizi a titolo gratuito sia da un punto di vista giuridico sia psicologico”.
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