Di Maio ha ieri presentato, al salone delle Fontane all’Eur, l’elenco dei nominati per il suo ipotetico governo che, a quanto si nota, sarebbe composto da Un Team pescato nelle Università: tutti keynesiani in economia.
Tutti i nominati sono tecnici, sconosciuti e, per lo più, di sinistra per cui ci si chiede: ma perché allora accontentarsi della copia, delle seconde fila della sinistra e non puntare sui veri cavalli di razza dell’altra scuderia?
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- Elenco dei “Nominati” per “l’isola dei (non) famosi” del governo pentastellato
- Tre, come preannunciato, le donne che Di Maio, da premier, porrà nei dicasteri chiave: Interno, Esteri e Difesa.
- Diciassette Nominati per lo più sconosciuti. Alcuni, ieri sera, hanno provato a identificarsi sul palco. Di questi riportiamo, ove notificato, breve nota personale ed il quanto detto:
- Andrea Roventini Ministero dell’Economia e delle Finanze:
- Domenico Fioravanti Ministero per lo sport:
- Elisabetta Trenta Ministero della Difesa:
- Emanuela Del Re Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale:
- Giuseppe Conte Ministero per la pubblica amministrazione la deburocratizzazione e la meritocrazia:
- Lorenzo Fioramonti Ministero dello Sviluppo Economico:
- Mauro Coltorti Ministero delle Infrastrutture e trasporti:
- Paola Giannekatis al ministero dell’Interno:
- Salvatore Giuliano Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca:
Elenco dei “Nominati” per “l’isola dei (non) famosi” del governo pentastellato
Questo l’elenco dei 17 ” nominati ” componenti dell’ipotetico “governo pentastellato” presentato ieri al Salone delle fontane all’Eur. Allestimento scenografico stile americano, da convention: doppio palco all’americana, nessun simbolo M5s e bandiere tricolori.
Tre, come preannunciato, le donne che Di Maio, da premier, porrà nei dicasteri chiave: Interno, Esteri e Difesa.
Luigi Di Maio: Premier.
- Alberto Bonisoli Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
- Alessandra Pesce Ministero delle politiche agricole alimentari e Forestali.
- Alfonso Bonafede Ministero della Giustizia.
- Andrea Roventini Ministero dell’Economia e delle Finanze.
- Domenico Fioravanti Ministero per lo sport.
- Elisabetta Trenta Ministero della Difesa.
- Emanuela Del Re Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale.
- Giuseppe Conte Ministero per la pubblica amministrazione la deburocratizzazione e la meritocrazia.
- Lorenzo Fioramonti Ministero dello Sviluppo Economico.
- Mauro Coltorti Ministero delle Infrastrutture e trasporti. Promessa di abbandono delle Grandi Opere come il ponte di Messina e delle “cattedrali nel deserto”.
- Paola Giannekatis al ministero dell’Interno.
- Pasquale Tridico Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
- Riccardo Fraccaro Ministero per i rapporti con il Parlamento gli affari regionali e la democrazia diretta.
- Salvatore Giuliano Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca.
- Sergio Costa Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Diciassette Nominati per lo più sconosciuti. Alcuni, ieri sera, hanno provato a identificarsi sul palco. Di questi riportiamo, ove notificato, breve nota personale ed il quanto detto:
Andrea Roventini Ministero dell’Economia e delle Finanze:
preconizza una “svolta epocale” per il Mef verso la ricerca dell’innovazione e silura la flat tax di Berlusconi e Salvini come una “fake tax che non funziona”.
Domenico Fioravanti Ministero per lo sport:
con umiltà di impostazione promette fedeltà alla comunità pentastellata e di applicare l’abnegazione dello sportivo alla sua missione politica per ridare centralità agli atleti nella gestione dello sport, che è soprattutto “sport di base”.
Elisabetta Trenta Ministero della Difesa:
ricercatrice in materia di difesa e sicurezza è stata tra le altre cose, si legge sul suo profilo, consigliere per l’Italia nella missione Leonte in ambito Unifill in Libano nel 2009.
Ha anche partecipato ad attività militari e civili in Italia e all’estero su incarico del Ministero della Difesa.
Emanuela Del Re Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale:
professoressa universitaria di sociologia politica e ‘testimone diretta di guerre e crisi sociali nel mondo’ così viene presentata.
Giuseppe Conte Ministero per la pubblica amministrazione la deburocratizzazione e la meritocrazia:
sul palco cita Stefano Rodotà tra gli applausi e si rivolge direttamente al popolo grillino, dicendo: “non vi ho votato, non ero nemmeno un vostro simpatizzante, ma mi avete detto ‘non fa niente, noi vogliamo un indipendentè”.
Lorenzo Fioramonti Ministero dello Sviluppo Economico:
parla dei grillini come dei suoi “migliori amici”, tratteggia un programma ambizioso di lotta alle energie fossili e alle vecchie industrie italiane .
Mauro Coltorti Ministero delle Infrastrutture e trasporti:
la sua promessa è di abbandonare le Grandi Opere come il ponte di Messina e delle “cattedrali nel deserto”.
Paola Giannekatis al ministero dell’Interno:
è la prima dei “ministri nominati” che, subito dopo la manifestazione, dovrà fare già la sua prima smentita della notizia di aver sostenuto in passato il Sì per il referendum costituzionale di Matteo Renzi.
Salvatore Giuliano Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca:
più volte citato dagli altri in merito al suo ruolo ne “La buona Scuola” è il secondo chiamato a chiarire che a lui la Buona scuola non piace “non ho scritto nemmeno una parola” giura.
Per di più, ci tiene a chiarire anche che non è amico di Matteo Renzi: “l’ho visto tre volte e ci avrò parlato tre minuti. Io ho una concezione diversa dell’ amicizia”.nominati –
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