I
eri si è votato per un referendum particolare. Un referendum ispirato non da un sentimento di egoismo sociale ma, al contrario, da uno spirito di generosità : i cittadini di Rossano e di Corigliano Calabro sono stati chiamati a votare su una proposta di fusione tra i due Comuni. Uno dei due Sindaci era apertamente contrario all’ipotesi di fusione, ma non ha impedito ai propri concittadini di esprimersi. Hanno vinto i Sì in entrambi i Comuni e quindi sta per nascere una nuova Città in Calabria che sarà la terza per popolazione con oltre 70.000 abitanti. Il nuovo Comune unito potrà beneficiare degli incentivi statali previsti perla fusione tra Comuni che la prossima legge di stabilità sta per fissare nella misura del 60 per cento dei bilanci dei due comuni ( anziché del 50 per cento) fino ad un massimo di tre milioni di euro annui (anziché due) per dieci anni. Inoltre sarà possibile per la nuova Città accedere a fondi regionali ed europei di cui le due cittadine, divise, non avrebbero avuto diritto.
Nelle due Nocera ci sarebbe a portata di mano un obiettivo analogo: la fusione è l’unico modo per rilanciare la nostra comunità , l’ultima occasione per immaginare un futuro diverso per le generazioni di Nocerini che continueranno ad abitare il nostro territorio. Invece un classe politica miope, poco coraggiosa, piegata sui propri interessi particolari, interessata esclusivamente al proprio orticello clientelare, impedisce che nelle due Nocera decolli il dibattito sulla fusione tra i due Comuni. Sarebbe ora che, sull’esempio di Rossano e Corigliano, comuni per grandezza simili a Nocera Inferiore e Nocera Superiore, gli Amministratori, i Consiglieri comunali, le associazioni, i cittadini dimostrino la capacità di saper immaginare il futuro, assicurando una nuova speranza ai propri figli, ponendo finalmente al centro del dibattito politico il tema della fusione tra le due Nocera.
Comunicato Stampa
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