Il naufragio di migranti al largo di Steccato di Cutro (Crotone) ha causato la morte di almeno 67 persone e ha rappresentato un grave colpo per la comunità internazionale.
Naufragio migranti Crotone, un ‘buco’ di sei ore nei soccorsi
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alle prime analisi emerge che esiste un “buco” di circa sei ore, tra le 22.30 di sabato 25 febbraio e le 4.10 del mattino seguente, domenica 26 febbraio, durante il quale non ci sono state segnalazioni del naufragio.
Secondo alcuni dati riservati, una telefonata al 112, partita da un cellulare internazionale, ha segnalato il naufragio a cento metri dalla costa di Steccato di Cutro, ma questa chiamata è avvenuta solo alle 4.10 del mattino di domenica, sei ore dopo il presunto momento del naufragio.
Questo “buco” di tempo potrebbe aver impedito o ritardato l’arrivo dei soccorsi, mettendo a repentaglio la vita di numerose persone a bordo dell’imbarcazione.
Al momento, non ci sono informazioni ufficiali sulle cause di questo “buco” temporale e sulle ragioni per cui non sono state fatte segnalazioni del naufragio per sei ore.
Resta da vedere se le autorità locali e internazionali indagheranno ulteriormente su questo aspetto della vicenda.
In ogni caso, la tragedia del naufragio di Steccato di Cutro rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di prevenire e gestire in maniera più efficace i flussi migratori nel Mediterraneo e di garantire il rispetto dei diritti umani dei migranti stessi.
In conclusione
Secondo alcuni dati riservati, il naufragio dei migranti al largo di Steccato di Cutro (Crotone), è avvenuto tra le 22.30 di sabato 25 febbraio e le 4.10 del mattino successivo, domenica 26 febbraio.
La prima segnalazione ufficiale è arrivata solo poco dopo le 4.10, quando una telefonata al 112, partita da un cellulare internazionale, ha avvisato del naufragio a cento metri dalla costa.
I soccorritori sono giunti sul luogo dell’incidente intorno alle 5.30 del mattino, ma a quel punto le speranze di salvare qualcuno erano già scarse.
I primi corpi sono stati recuperati intorno alle 7.00, e con loro anche le testimonianze di alcuni superstiti che sono riusciti a raggiungere la riva a nuoto.
Al momento la procura di Crotone sta indagando per scoprire l’esatta cronologia dei fatti e cercare di capire cosa abbia causato il ritardo nella segnalazione del naufragio.
Si spera che le indagini riescano a chiarire questo inquietante ‘buco’ di circa sei ore e a far luce sulla tragedia di Steccato di Cutro
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