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Nasce #EnjoyErcolano, iniziativa alla riscoperta del patrimonio culturale della comunità

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Nasce #EnjoyErcolano, iniziativa promossa dal Parco Archeologico di Ercolano alla riscoperta del patrimonio culturale della comunità

In un momento in cui stiamo riscoprendo il valore di cosa e chi abbiamo intorno, e che ci ha fatto capire quanto i comportamenti individuali possano influire sul benessere della comunità, il Parco Archeologico di Ercolano si rivolge al suo territorio e lo coinvolge nella riappropriazione dell’identità del luogo e nella riscoperta del proprio patrimonio culturale.

Il fine è rendere accessibile il patrimonio culturale alla comunità e divenire promotore della crescita della stessa.
Nasce così #EnjoyErcolano il sondaggio rivolto alla comunità di Ercolano, ideato dall’Herculaneum Conservation Project (HCP) e promosso dal Parco Archeologico di Ercolano.

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utte le persone che vivono o hanno vissuto a Ercolano, essendoci nate, chi ci lavora e/o ci ha lavorato per lungo tempo, e tutti quelli che si sentono parte di questa comunità sono chiamati a raccontare la propria Ercolano: una città fortemente caratterizzata dai propri attributi culturali che non si esauriscono solo con il sito archeologico ma comprendono tutto il patrimonio culturale, naturale, tangibile e intangibile che, nelle sue manifestazioni più diverse, crea legami forti e duraturi. La comunità è invitata a riflettere sulle risorse e i talenti che possono essere alla base di un nuovo modello di sviluppo incentrato sul benessere, sia  della propria comunità sia di chi frequenta questo territorio o ne è appassionato, pur vivendo lontano.

Questo sondaggio deriva da uno studio pilota del team HCP effettuato un anno fa su un campione della popolazione di Ercolano, che ha permesso di identificare, in parte, alcune caratteristiche della comunità locale e di rilevare alcuni cambiamenti nel tempo di luoghi e delle modalità di fruizione degli stessi.
Pertanto, dopo questa prima fase, parte #EnjoyErcolano, al fine di rendere più complete le informazioni su questi luoghi per determinarne i tratti caratteristici, e capire come essi possano influenzare positivamente il benessere della comunità, anche e soprattutto dopo il tempo di pandemia.

Sono due gli obiettivi ai quali il Parco si rivolge in questa nuova fase: qualcosa in più di turismo di prossimità, un percorso per arrivare ad una  maggiore interazione  tra la comunità locale e il suo patrimonio culturale; e restauri.” ha spiegato Francesco Sirano, Direttore del Parco Archeologico di Ercolano.
Per quanto riguarda il primo punto, i primi componenti della comunità allargata del Parco che potranno raggiungerci anche fisicamente saranno gli abitanti di Ercolano, quelli della provincia vesuviana, di Napoli, della Campania, e speriamo presto d’Italia e d’Europa.
Il secondo obiettivo consisterà nell’accelerazione delle attività di conservazione e manutenzione il cui svolgimento sarà facilitato dalla fase di contingentamento fisico dei visitatori. Ritengo infatti che sia opportuno volgere in positivo la circostanza che nei prossimi mesi il Parco sarà visitato con modalità più lente e da un numero contenuto di ospiti. Ci concentreremo a risolvere il maggior numero possibile di problemi di conservazione e sicurezza in tutte le zone del sito fuori dal circuito di visita e chiuse al pubblico da anni. Così la pausa forzata, che sta per finire, e il rallentamento del ritmo di visita saranno tradotti in tempi ragionevolmente brevi in un ulteriore ampliamento dell’offerta culturale e nel miglioramento dell’accoglienza secondo la strategia che abbiamo messo in campo negli ultimi 3 anni.”

 

L’iniziativa #EnjoyErcolano posiziona il cittadino al centro di un processo fondamentale” ha dichiarato Jane Thompson, manager dell’HCP per le fondazioni Packard.
E’ solo un capitolo di una bellissima serie di iniziative mirate a ripensare la gestione del patrimonio culturale partendo dal capitale sociale/umano. Un primo step per allontanarci dal modello di gestione del patrimonio culturale come una serie di nodi distinti individuati da esperti e soffocati da turisti, ma viverlo invece come una rete capillare con la capacità di fare da catalizzatore positivo in tanti altri settori.

Ho lavorato in diverse parti del mondo ma in nessun posto ho dedicato il tempo che ho dedicato a Ercolano. Ritengo questo territorio ai piedi di Vesuvio davvero speciale. Pioneristico in ogni fase di storia, e a volte pagando il prezzo (la ferrovia sul mare ecc. il boom incontrollato dopo guerra ecc.), il tempo che gli dedichi ti ripaga facendoti fare sempre nuove scoperte e non parlo solo di archeologia ma ogni altro tipo di bellezza, anche quella che non si vede! Mi auguro che l’iniziativa #EnjoyErcolano possa avere il più ampio respiro possibile, magari  non solo raggiungendo chi oggi vive e frequenta questa città ma anche ercolanesi emigrati, lontani ma contenti di ristabilire connessioni con il loro territorio d’origine.”

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