Napoli, Vomero: automobilista spara ad un vigile ma il colpo non parte, i dettagli
N
apoli, i fatti risalgono a ieri mattina intorno alle 11.30, all’altezza di via Gemito, verso lo svincolo della tangenziale in via Cilea. La vicenda è stata la seguente: un furgone che procede verso lo svincolo della tangenziale tampona una Smart guidata da una donna. Il tamponamento non ha portato a nulla di grave, ma viene notato da una pattuglia della polizia municipale che sta procedendo nell’altro senso di marcia. Gli agenti chiedono all’autista del furgone di accostare e di scambiare le generalità dei dati con l’automobilista. Da questa richiesta è scattata la furia di Corrado Santoro, 54 anni, di Pianura, già noto alle forze dell’ordine per estorsione, gioco d’azzardo e maltrattamenti in famiglia.
L’uomo era accompagnato dal figlio Marcello, 19 anni,: quando il vigile si accosta allo sportello del furgone, Santoro prima lo insulta pesantemente e poi lo colpisce con un violento ceffone che gli fa volare via gli occhiali. In soccorso del primo agente, interviene l’altro ma anche lui è accolto con uno schiaffo. Come riportato dal giornale “la Repubblica”, Marcello scende dal furgone per cercare di calmare il padre, e sembra averlo fatto, ma nel momento in cui Santoro vede la seconda pattuglia, formata da un uomo e da una donna, avvicinarsi a loro, riparte la furia, che l’uomo riversa sulla donna, rompendole la mascella.
A quel punto i colleghi si lanciano addosso a Santoro per bloccarlo, ed è proprio che in questo lasso di tempo, il figlio Marcello, ruba la pistola al vigile e gliela punta contro dicendo: “Lascia stare mio padre, lascialo, ti ammazzo”. Il ragazzo preme tre volte, ma per fortuna i colpi non sono partiti perché il colpo non è in canna e l’arma si inceppa.
Entrambi finiscono in manette: Marcello è accusato di tentato omicidio, mentre il genitore di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
“Il furgone era anche assicurato – spiega Cardone, il vigile contro cui è stata puntata la pistola – non c’era nessun motivo per questa violenza ingiustificata. Il padre ha rovinato la vita del figlio che ora dovrà rispondere di tentato omicidio. A ripensare a quanto accaduto mi viene da piangere. Sul momento ho pensato solo a reagire, ma adesso mi rendo conto di essere stato a un passo dall’essere ucciso”.
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