Esce il film “Napoli velata” , la città doppia di Ozpetek: ” c’è un senso di morte ma i napoletani sanno giocare con questa sensazione“.
Frezan Ozpetek presenta al cinema il suo nuovo film “Napoli velata” :”Adriana (Mezzogiorno), medico legale alle prese con orribili autopsie, in una serata mondana incrocia gli sguardi di Andrea (Borghi), un affascinante uomo più giovane, sub di reperti storici. Tra i due e’ colpo di fulmine, tanto da ritrovarsi a trascorrere un’appassionata notte d’amore. Lui il giorno dopo scompare, ma non l’ossessione di Adriana che lo vede dappertutto. E’ solo fantasia d’amore? In questo delirio Adriana dovra’ vedersela anche con il suo complicato passato, ovvero con una madre considerata pazza e omicida, con una stravagante zia (Anna Bonaiuto) e con l’originale figura di un padre putativo interpretato da Peppe Barra. Tutto questo avviene anche tra singolari riti, dove è l’uomo a partorire (come accade nella ‘figliata’), e la bellezza di luoghi poco conosciuti come l’Ospedale degli incurabili (dove il percorso iniziatico si chiude con un utero velato) e, ovviamente, come la Cappella del Principe di San Severo, studioso e alchimista, con la famosa scultura del Cristo Velato” . Nel film un cast d’eccezione: Luisa Ranieri, Isabella Ferrari, Lina Sastri e una voce come quella di Arisa che canterà nel finale Vasame di Enzo Gragnaniello. Ozpetek parla dell’amore che nutre nei confronti di Napoli, conosciuto durante il lavoro registico della Traviata al San Carlo. Secondo il regista, come dichiara al Metropolis a Napoli c’è un forte senso di morte, ma i napoletani hanno la capacità di giocare con questa sensazione e la fanno diventare una cosa di cui non avere paura.
“Un mistery-thriller pieno di fantasmi, ‘doppi’, allucinazioni in una realtà altrettanto ‘doppia’ e allucinata, il tutto con dentro la storia d’amore di una sola notte, ma piena di realistico sesso consumato, senza alcun pudore, da Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. In ‘Napoli velata’, ultimo atteso film di Ferzan Ozpetek, in sala in 350 copie con la Warner dal 28 dicembre, la vera protagonista resta appunto Napoli, città ‘doppia’ che mentre rivela qualcosa di se’ aggiunge un nuovo velo come fosse animata da un naturale pudore. “Napoli e’ femmina”, dice oggi il regista de ‘Le fate ignoranti’ in conferenza stampa, una cosa ribadita subito dopo da un’icona di questa città come Peppe Barra”.
fonte: metropolis
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