Napoli, uno sguardo al futuro: chi tra Galtier, Spalletti e Italiano?
Napoli, dall’uomo esperto Spalletti, al giovane Italiano. Senza dimenticare Galtier, forse il migliore fra i tre
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Mentre un percorso, quello Champions, inizia a complicarsi, un altro in casa Napoli sembra già esser giunto a termine. Parliamo di Rino Gattuso. Il rapporto ormai tra il presidente e l’allenatore calabrese non c’è più e, indipendentemente dalla Champions, le due strade sono pronte a separarsi.
Il triangolo delle meraviglie
La domanda ovviamente nasce spontanea: chi sostituirà Gattuso? Sono diversi i nomi che si fanno, ma tre sembrano per il momento aver distaccato gli altri: Luciano Spalletti, ex Inter, Christophe Galtier, attuale tecnico del Lille e Vincenzo Italiano, allenatore dello Spezia.
Il “favorito”: Luciano Spalletti
Luciano Spalletti è senza dubbio il nome più insistente. L’ultima esperienza del tecnico toscano risale all’Inter nel 2019. All’allenatore deve essere riconosciuto senza dubbio il buon lavoro fatto a Milano: dopotutto, se i nerazzurri riuscirono a entrare in Champions, lo devono senza dubbio a Luciano Spalletti. Unico problema potrebbe essere il suo carattere, sia dentro che fuori lo spogliatoio, basti ricordare i battibecchi avuti alla Roma con Totti. Al presidente però piace e, forse, è in questo momento anche il suo preferito per un fattore: l’esperienza europea che, con un Napoli pronto ad andare a giocare in Europa(indipendentemente da Champions o Europa League), sarà senza dubbio importante.
La bellezza del suo calcio: Christophe Galtier
Un altro nome importante è quello di Christophe Galtier. Il tecnico francese, ora al Lille, forse rappresenterebbe l’allenatore perfetto per gli azzurri. Il suo calcio è basato su due fondamenta: precisione e velocità. Non è un caso che la trequarti con la quale lui gioca al Lille, nel suo 4-2-3-1(che può diventare 4-4-2), sia composta da Bamba, Ikonè, Renato Sanchez e David. Tutti giocatori che hanno una caratteristica comune: la velocità. Senza dimenticare che a Napoli Galtier ritroverebbe Osimhen già avuto l’anno scorso sempre con il team francese. Unico problema? L’adattamento che, così come per i giocatori, anche per un allenatore può essere difficile: nuova lingua, cultura anche se alla fine, come sempre, nel calcio conta il campo.
Il giovane maturato
Veniamo alla terza opzione: Vincenzo Italiano. Il tecnico dello Spezia si è impossessato di De Laurentiis per un fattore su tutti: il bel calcio. Inutile nasconderlo, lo Spezia è una squadra che per come gioca piace a tutti. La mentalità è senza dubbio una delle migliori: Italiano vuole vedere una squadra propositiva, che sappia far girare bene il pallone. Per lui, oltre a questo fattore che senza dubbio intriga vederlo in una big, il problema volendo riguarda proprio l’esperienza. Ne vale davvero la pena?
Intanto De Laurentiis riflette e lo farà molto bene anche sabato quando, alle 15.00, il Napoli giocherà contro lo Spezia e chissà che il saluto tra Gattuso e Italiano non possa anche diventare, presto, uno scambio di eredità.
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