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Napoli, trovato un diciottenne scomparso. Ucciso con due colpi di pistola al volto. Fermato un amico. ANTONIO DI COSTANZO*

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l luogo del ritrovamento del corpo (ansa)

La polizia ha ritrovato il corpo sepolto in un terreno agricolo a San Giovanni a Teduccio. Il papà: “Gli volevano tutti bene”

Era scomparso da 12 giorni. E’ stato ritrovato sepolto in un terreno agricolo, ucciso con due colpi di pistola al volto. Il cadavere di Vincenzo Amendola, 18 anni è stato trovato stamattina dalla polizia in un terreno agricolo in viale Due Giugno, a San Giovanni a Teduccio. Era a una profondità di circa 50 centimetri. E’ un giallo, ma c’è già un sospettato in stato di fermo. Si tratta di Gaetano Nunziato, 23 anni, amico della vittima e noto per piccoli precedenti. Indagano carabinieri e polizia.

“Era un bravo ragazzo, era buono come il pane. Non aveva nemici, tutti gli volevano bene”, si dispera il padre, Giuseppe Amendola. 

“Amava la vita ed era un ragazzo sereno, anche nelle ore prima della scomparsa – racconta  – non aveva mostrato alcuna preoccupazione, non aveva detto di aver paura di nessuno”. Era disoccupato, racconta il padre che ora dice, “non so proprio come continueremo a vivere”. “Ci è crollato il mondo addosso – aggiunge – speravamo di ritrovarlo vivo e no, non so proprio perché sia stato ucciso così”.

La zona in cui il corpo è stato nascosto è vicina ad alcune case popolari: da stabilire se il ragazzo sia stato ucciso lì o se il corpo sia stato portato successivamente. Così come restano da stabilire le frequentazioni del 18enne, se cioè possa avere avuto qualche rapporto con esponenti della criminalità organizzata o se invece l’omicidio sia riconducibile alla sua vita privata. 

Amendola era scomparso venerdì 5 febbraio. Il ragazzo viveva nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Era uscito di casa verso la mezzanotte di giovedì, ma non aveva fatto più rientro e da allora nessuna sua notizia. Vincenzo usciva spesso la sera tardi per incontrarsi con gli amici e poi rientrava nelle prime ore del mattino. 

Quattro giorni fa l’appello dei genitori, Giuseppe Amendola e Anna Rinaldi: “Aiutateci a ritrovarlo”. Al momento della scomparsa indossava una maglia a collo alto color fango, dei pantaloni beige, un cardigan di colore blu con cappuccio e scarpe da ginnastica. Sull’avambraccio destro ha un tatuaggio che raffigura una carpa giapponese con la scritta “Elena”.

Mercoledì 17 febbraio scorso si è svolta anche una fiaccolata per il ragazzo organizzata dall’associazione “Bublibù” in via San Giovanni a Teduccio.

A condurre le indagini i carabinieri della compagnia di Torre del Greco al comando del maggiore Michele de Rosa e la polizia, con la squadra mobile di Fausto Lamparelli e il commissarito diretto dal primo dirigente Pietro De Rosa, coordinati dalla Procura guidata da Giovanni Colangelo.

Il sospettato è stato accompagnato negli uffici della squadra mobile dove è stato interrogato. Il delitto potrebbe essere legato alle frequentazioni del ragazzo scomparso di casa 12 giorni fa o a motivi passionali.

Nunziato era amico di Vincenzo Amendola, il 18 enne scomparso senza lasciare traccia il 5 febbraio e trovato sotterrato in una zona di campagna del quartiere San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Il fascicolo è stato assegnato alla Dda.

Il giovane è ritenuto responsabile dell’omicidio aggravato dal metodo mafioso dell’ amico nonché di porto e detenzione illegale di arma da fuoco e dell’occultamento del cadavere del 18enne.

*larepubblica

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