Napoli, tritolo per uccidere il procuratore Colangelo: i dettagli
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l procuratore Colangelo. Si tratta del 48enne giostraio A.M.C., già condannato in passato per traffico di stupefacenti e detenzione di armi da guerra, sono stati sequestrati beni per oltre 1 milione di euro.
La vicenda: il tutto ebbe inizio nel 2016, quando il giostraio fornì il tritolo necessario alla camorra per uccidere Colangelo. I carabinieri del comando provinciale di Bari hanno confiscato beni per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro a A.M.C, un giostraio di Gioia del Colle precedentemente condannato per traffico di stupefacenti, detenzione di armi da guerra ed esplosivo, violazione delle norme sull’immigrazione e ricettazione. All’uomo sono state sequestrate cinque società di gestione di attività ludiche, un appartamento, 15 fondi rustici, un capannone industriale, quattro autoveicoli, quattro conti correnti e una cassetta di sicurezza. Nell’appartamento nel giostraio fu trovato mezzo chilo di tritolo che secondo la Dda era destinato a clan della camorra per un attentato al procuratore di Napoli, che abita proprio in città.
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