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Castellammare di Stabia

Napoli tra ultimi giorno di mercato e Coppa Italia

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Solitamente l’ultima settimana di mercato mette in fibrillazione i calciatori. Nel caso del Napoli di queste ore, fremono le vibrazioni della Presidenza in persona, verso il timoniere dei giocatori. Ma anche, sembra, verso chi questi ultimi, li porta in dote al Club. A volte a cifre ritenute evidentemente tutte da verificare e riscontrare attraverso i dati del campo. Almeno nell’immediato. Perché l’ultima “spesa folle” Lozano, ha avuto nella sua prima stagione azzurra, statistiche incontrovertibilmente avverse. Oggi, è metà del modulo gattusiano, che lo incita nel vuoto degli stadi deserti, come “La bambola assassina” che unica può  “matare” gli avversari di turno.

Che va anche al di là delle previsioni per cui era stato preso. Un Lavezzi che però concretizza per sè o per i compagni, non vanificando la personale tecnica in velocità. Essendo, sempre un passo avanti a sostegno di chi al fianco, non gli regge il passo. Così come sono da verificare i dieci milioni in più per l’acquisto di Osimhen. Si perché, nell’andare sempre avanti, c’è un acquisto che è costato addirittura dieci milioni più del messicano.

A

l netto dunque di tutte le altre operazioni, che al cospetto di queste ultime due impallidiscono; i quasi 150 milioni nel mercato d’entrata dell’ultimo anno e mezzo, potrebbero esser stati, lecitamente, motivo di attrito venuto fuori nell’epilogo di Verona. A seguito delle 8 sconfitte complessive: 6 in campionato, 1 in Coppa (AZ) ed 1 in Supercoppa (Juventus).

Per altro neanche ‘frizione’ fine a se stessa. Chi mette in campo investimenti, lo fa per ottenere risultati. Oltre ad impegnarsi con uscite ben precise al capitolo monetario. Il disappunto presumibilmente verso un integralismo da 4-2-3-1, quando poi il 4-3-3 iniziale aveva portato un anno fà ad aggiustare le cose ‘ancelottiane’. Verso la confusione mentale nei blackout di determinati momenti in campo. Verso questo bipolarismo calcistico, che vede ogni volta pagare il biglietto delle montagne russe di rendimento e punteggi. Verso questo dare prova di muscoli solo quando si va a valanga di gol, e soccombere invece quando arriva la giornata no in fase realizzativa. E’ spiegabile non certo in capriccio. O meglio sarebbe dire, in capriccio d’equilibrio economico, che De Laurentiis volesse facesse il palio con quello in campo.

Ergo, per la sostenibilità dei 110 milioni di monte ingaggi, non si può non mettere in discussione un allenatore che vuol rinnovo a condizioni generali che il Patron, non ha concesso neanche a chi come Benitez ora viene chiamato in causa ad un ritorno di fiamma. Senza mezzi termini, a quei desiderata deve corrispondere un tecnico invece indiscutibile dal punto di vista dell’unico cammino che possa giustificare la voce ‘uscite’ di cui è ormai sobbarcata il Napoli: quello dell’Europa che conta! Viceversa il rischio è aggrovigliarsi non solo nelle insicurezze di campo (volo pindarico dalla Champions ad una impensabile mancata qualificazione Europa League); ma in quelle strutturali finanziarie.

Contro Lo Spezia per l’accesso alla semifinale che potrebbe riportar serenità 

Intanto l’Ultimatum 48 ore riconduce alla gara di Coppa Italia di domani sera contro Lo Spezia. Proprio quello Spezia che grida vendetta dal campionato. Scherzi del destino sportivo. Nel momento più delicato di Gattuso e squadra, le motivazioni della “revenge” potrebbero esser utili quantomeno ad allontanare i brutti pensieri del momento. Altro sarà poi dar continuità non appena si ritorni a parlar di punti Champions. C’è da superare il volitivo ostacolo Vincenzo Italiano. In campionato non sciorinò il suo solito gioco. I partenopei non glielo concessero. Eppure la sua solidità gli fece ribaltare ciò che gli azzurri costruivano, in occasioni vincenti che andarono ugualmente a premiare i suoi. Ora affronta questa sfida, se possibile, con maggior orgoglio. Si prefigge in Conferenza pre gara di riportare ancora una volta il gioco ormai adottato, anche in questi quarti di finale. Poi, che il massimo raccoglibile coincida con il reale gioco palesato, o con l’approfittare dell’altrui incongruenza sul manto erboso; questo poco importa ai fini della qualificazione alla semifinale. Traguardo storico per una compagine che ha tentato l’altrettanto storica promozione in A negli ultimi dieci anni. Si schernisce sulle scelte di formazione, tirando in ballo la gara di domenica prossima contro l’Udinese (scontro salvezza). Aggravato dalle condizioni del suo uomo simbolo: Nzola. Che magari farà esaltare gli altri ragazzi a disposizione, su cui ha “piena fiducia”.

Probabili Formazioni 

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Hysaj, Koulibaly, RRahmani, Mario Rui, Lobotka, Zielinski, Demme, Politano, Insigne, Osimhen. Allenatore: Gennaro Gattuso

SPEZIA (4-3-3): Krapikas; Vignali, Chabot, Erlic, S. Bastoni; Deiola, M. Ricci, Pobega; Verde, Galabinov, Agudelo. Allenatore: Vincenzo Italiano

Carmine D’Argenio

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