Napoli, storica libreria saccheggiata dai ladri, immortalati dalle telecamere. Il titolare Raimondo Di Maio: “Ladri ignoranti, non sapevano neanche di trovarsi dinanzi a dei tesori inestimabili”
Sabato notte degli sconosciuti si sono introdotti all’interno della storica libreria di Napoli, Dante e Descartes, con l’intenzione di saccheggiarla. Nel tentativo di fare incetta di preziosi e denaro, i ladri hanno divelto scaffali, danneggiato libri e tolto tutti i quadri e foto dalle pareti alla ricerca della cassaforte. Alla fine si sono dovuti accontentare di una manciata d’euro trovata nel registratore di cassa. Eppure, come spiegato dal proprietario Raimondo Di Maio, titolare della libreria, dinanzi a loro avevano tesori inestimabili:
“Ladri ignoranti a conti fatti, avevano tra le mani il vero tesoro, il mobilino con la quasi completa “Biblioteca Lillipuziana”, diciotto volumi in 64° (cm 6,5 x 5) pubblicati a Napoli da Luigi Chiurazzi nel 1892, rarissimi incunabili moderni, e per fortuna li hanno solo buttato all’aria” ha commentato su facebook all’indomani del tentativo di furto subito.
“Hanno rovistato dietro e sotto il poco mobilio, svuotati i cassetti, levati i quadri e le foto dalle pareti, rovinate pile di libri, cercando quello che non c’era: la cassaforte”.
“Voglio esprimere piena solidarietà a Raimondo Di Maio, titolare della libreria ‘Dante e Descartes’, che ignoti hanno prima tentato di svaligiare e poi devastato a via Mezzocannone, nel cuore della città universitaria. Un episodio grave sul quale auspico si faccia luce al più presto. Sembra infatti che gli autori della tentata rapina siano stati immortalati dalle telecamere e confido nella capacità delle forze dell’ordine di riuscire a identificarli”. Questo il commento del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e di Gianni Simioli, speaker radiofonico, sul grave episodio accaduto a pochi passi dalla sede dell’ateneo federiciano.
“Solo grazie alla profonda ignoranza degli autori – hanno proseguito Borrelli e Simioli – sono rimasti in salvo i volumi della preziosa Biblioteca Lillipuziana e i 160 Cuentos de Calleja, vero tesoro della libreria. Si resta sconcertati dal progressivo imbarbarimento e dall’incremento dei reati predatori in città ai danni di esercizi commerciali e persone. Molti dei quali non vengono nemmeno più denunciati. Serve maggiore controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine proprio in questo momento di difficoltà economica che spinge troppi delinquenti a uscire dalla tana e far danno al prossimo”.
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