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Napoli, sogno scudetto: un viaggio nei Quartieri Spagnoli

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apoli, il sogno scudetto sembra avvicinarsi sempre di più col proseguire dei tantissimi risultati positivi della squadra di Luciano Spalletti: ma come lo stanno vivendo ai Quartieri Spagnoli nel cuore pulsante della città?

IL SOGNO SCUDETTO DEL NAPOLI NEL CUORE DELLA CITTA’ AI QUARTIERI SPAGNOLI.

Col passare dei giorni la città di Napoli sembra abbandonare sempre di più ogni forma di scaramanzia anche perchè un +19 sulla seconda in questo momento rappresentata dalla Lazio autorizzerebbe anche i più pessimisti a pensare in positivo.

Ma nonostante ciò e nonostante un vantaggio più che rassicurante, la città sembra vivere in uno stato di calma apparente pronta ad esplodere da un momento all’altro.

I prodromi di questa esplosione imminente si percepiscono in ogni angolo della città e diventano via via sempre più evidenti a mano a mano che ci si avvicina nel centro storico della città rappresentato dai Quartieri Spagnoli dove la passione arde sempre di più di un fuoco azzurro abbagliante.

E così, nel nostro percorso verso i Quartieri Spagnoli, camminando per il Corso Umberto ci si può imbattere in uno striscione che rievoca il primo film di grande successo del compianto e immenso Massimo Troisi: “Ricomincio da tre” recita lo striscione che con un gioco di parole fa capire quanto sia stata grande l’attesa per un evento, il terzo scudetto del Napoli, che ci si augura di poter vivere nel più breve tempo possibile.

Salendo per Via Diaz, si può bere amabilmente il caffè o fare colazione stando seduti all’aperto e avendo di fianco il cartonato di chi ha fatto la storia del Napoli vincendo i primi due scudetti e di chi fra poco potrebbe bissare le imprese scudetto degli anni ’80: da Maradona ad Osimhen passando per Kvaratskhelia e Kim.

Tanti cartonati a grandezza naturale dei protagonisti di questa strepitosa stagione azzurra che sembrano immergerti nel clima che di qui ad un mese potrebbe essere di grandissima festa a Napoli.

A Via Toledo che fa da un pò da spartiacque tra due mondi molto diversi della città di Napoli, nei tanti vicoli stretti che immergono nei Quartieri Spagnoli si respira l’aria della grandissima attesa.

Il clou ovviamente a Via Emanuele De Deo, sede del Totem della grandissima passione azzurra: il murales a Diego Armano Maradona che in seguito allo scudetto del 1990 fu creato con due notti e tre giorni di grande lavoro e con la collaborazione e una colletta fatta in tutto il quartiere.

Tantissimi i turisti presenti a Via De Deo, provenienti da varie parti d’Italia, tutti con cellulari o telecamere per immortalare quella che è diventata ormai una delle attrattive turistiche di Napoli più imperdibili. Dove non è riuscito il Comune di Napoli a rivitalizzare i Quartieri Spagnoli, è riuscito Maradona, segno che il suo mito va ben al di là dell’immaginabile.

Altra tappa da non perdere ai Quartieri Spagnoli, non lontano dal murales di Maradona, a Vico Colonne a Cariati le sagome dei calciatori del Napoli sulle scale del vicolo. In breve tempo farsi una foto con Osimhen o un altro dei titolarissimi di Luciano Spalletti sta diventando un must da non perdere. Sempre immersi ovviamente nei festoni e drappi azzurri che campeggiano un pò ovunque.

Napoli insomma sogni ad occhi aperti ormai lo scudetto. Alla stessa stregua del Vesuvio che speriamo però non si svegli mai, Napoli sembra una città avvolta da una calma solo apparente pronta però ad esplodere di gioia. Una gioia che potrebbe concretizzarsi ad inizio maggio o, perchè no, anche a fine aprile.

E anche la doppia sfida Champions col Milan per i quarti di finale appare un orpello di fronte a qualcosa che si attende di rivivere dopo 33 anni. E la gioia sarà soprattutto delle nuove generazioni, dei giovani che 33 e 36 anni fa non hanno avuto la fortuna di poter vivere dal vivo una festa incommensurabile.

A Napoli si è prima tifosi del Napoli e poi padri, madri, ecc. Un rito che si tramanda di generazione in generazione e da padre in figlio e che trova la sua linfa vitale nel ricordo delle grande feste scudetto degli anni ’80. Ora la potranno vivere anche i ragazzi e i giovani che all’epoca non c’erano e tramandarla a loro volta ai propri figli. Avanti, Napoli….

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