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OTIZIE AS ROMA – Impresa degli uomini di Di Francesco che rifilano 4 gol al Napoli capolista al San Paolo riscavalcando la Lazio in classifica (che ha perso al minuto 93 all’Olimpico contro la Juventus a causa di un gol di Dybala) e mettendo tutto in discussione per la corsa scudetto. Una serata da incorniciare per la Roma, che veniva dalla doppia debaclé contro Shakhtar e Milan. Ecco il commento dell’allenatore ai microfoni di Sky Sport:
E’ la giornata più importante questa da quando è a Roma?
Questa partita deve darci consapevolezza nei nostri mezzi. Mi fa rabbia una prestazione del genere dopo quanto fatto negli ultimi mesi in cui ci siamo persi. Ho avuto una risposta importante ma non ci dobbiamo accontentare perché la squadra sul 4-1 non mi è piaciuta, la partita non era finita. Sono a capo di questa squadra e cerco di dare un’identità che oggi si è vista benissimo. Ho visto gli allenamenti e poi le risposte che ci sono state sul campo sono significative.
Sei più contento per la compattezza o perché avete provato sempre a giocare?
E’ quello che alleniamo tutta la settimana la mentalità. Il Napoli ti porta ad abbassarti, è una squadra che ti viene a prendere alta. Bene il primo tempo, meno nel secondo in cui è mancata un po’ di lucidità.
Quanto è difficile convincere un ambiente che la tattica non è geografia e che il calcio non è geometria ma fare le cose insieme?
Tempo e spazio sono fondamentali, noi giovedì abbiamo fatto 50 minuti di fase di sviluppo anziché preparare la partita. Quando si sceglie un allenatore bisogna sposare la sua idea, se non piace meglio scegliere altro.
Spirito di sacrificio, compattezza e lucidità, grande lavoro a centrocampo. Fuori casa il 4-3-3 funziona benissimo, i problemi li avete all’Olimpico. In casa servono altri movimenti?
In casa ci capita spesso di avere possesso, la differenza è che a un certo punto c’è la verticalità che deve far male mentre noi andiamo troppo con il palleggio. Giocare in laterale e orizzontale rimane a tutti più facile, ci lavoreremo.
La capacità di Dzeko di calciare anche con il destro?
Lui è un ragazzo di grande disponibilità nel lavoro. Parlo con lui di non fermarsi alla giocata prima ma di pensare a quella dopo. Ha dei mezzi tecnici impressionanti che gli sono stati dati da madre natura e rimane anche per un’ora in palestra dopo l’allenamento.
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