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Napoli, il Rione Sanità ospita la palestra di boxe per minori a rischio del parroco di quartiere: i dettagli

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Il Rione Sanità di Napoli ospita la palestra di boxe per minori a rischio fortemente voluta dal parroco don Antonio Loffredo: gara di solidarietà per la realizzazione

Una palestra di boxe per i minori a rischio del Rione Sanità. Un progetto che, finalmente, grazie all’impegno del parroco don Antonio Loffredo, vedrà la luce martedì prossimo. A presentarlo, riferisce ilMattino era stato di recente proprio padre Antonio, nel corso di una conferenza stampa alla Basilica del Buon Consiglio a Capodimonte, insieme ad alcuni dei ragazzi del rione che gli avevano chiesto di avere uno spazio dove potersi allenare.
Oggi, a pochi mesi di distanza, quel sogno si avvera per chi vuole diventare un pugile, ma anche per chi vuole passare qualche ora in compagnia, dimenticandosi delle difficoltà quotidiane. Un progetto che, va detto, è stato reso possibile grazie al sostegno dell’associazione L’Altra Napoli onlus presieduta da Ernesto Albanese, che spiega: «Insieme alla Fondazione San Gennaro abbiamo ascoltato negli ultimi mesi la richiesta sempre più urgente da parte dei giovani del Rione Sanità di un luogo da destinare allo sport ed in particolare al pugilato». «Abbiamo deciso così – rimarca Albanese – di rispondere senza indugio a questa esigenza destinando ai ragazzi uno spazio  insolito:  la  sala  del  tesoro  e  la  sagrestia della basilica di Santa Maria della Sanità. Sentiamo l’esigenza di inaugurare  questo  spazio  provvisorio e di intraprendere insieme un nuovo  percorso  che  mette  al  centro  il  benessere, in  tutte  le sue forme».
Il taglio del nastro si terrà il 10 luglio alle 11, nel chiostro della Basilica di Santa Maria della Sanità, con la presentazione del progetto sportivo realizzato dalla Fondazione San Gennaro, in collaborazione con L’Altra Napoli onlus, Gruppi Sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro, Questura di Napoli e Federazione Pugilistica Italiana. Interverranno, oltre a padre Loffredo e Albanese, il vice presidente della Federazione Pugilistica Italiana, Enrico Apa, il presidente delle Fiamme Oro, dirigente superiore della Polizia di Stato Francesco Montini, il vicario episcopale della Diocesi di Napoli, don Tonino Palmese, il questore di Napoli, Antonio De Jesu.
Uno schiaffo, o meglio, un pugno in pieno volto al fenomeno delle babygang e la devianza giovanile.

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