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Napoli, restyling “verde” per l’area di Capodichino: ecco come potrebbe cambiare

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Orti urbani, giardini didattici e aree verdi produttive. Sono queste le soluzioni ecologiche immaginate per la futura zona di Capodichino da alcuni giovani giovani architetti napoletani

span style="font-weight: 400;">Potrebbe esserci presto un cambio netto di colori nell’area dell’aeroporto di Capodichino: il grigio del cemento, del traffico e dell’aria inquinata è pronto ad essere cancellato dal verde di alberi, orti e giardini didattici.

È questo il progetto di In-Nova Studio, un gruppo di giovani architetti napoletani (Marcello Ferrara, Martina Russo e Riccardo Teo), in collaborazione con l’architetto Marilena Prisco e l’architetto Gaetano Gentile, per la rigenerazione urbana di Capodichino.

Il progetto “Move on up” di In-Nova Studio ha vinto il concorso “Eco-Luoghi 2017/2018”, nella sezione Progetti di Rigenerazione Urbana. L’idea progettuale, risultata poi vincente, riguarda la riqualificazione architettonica e ambientale dell’area di Capodichino, da sempre soggetta ad un alto impatto di agenti inquinanti anche a causa della presenza del vicino Aereoporto.

La proposta di rigenerazione urbana della zona attorno all’Aeroporto Internazionale di Napoli prevede la trasformazione dei vari recinti e terrapieni infrastrutturali, in elementi verticali ecologici e sociali. “Così innoviamo il concetto di spazio pubblico verde”, hanno dichiarato i giovani professionisti napoletani vincitori di “Eco-Luoghi”, concorso promosso dall’Associazione Mecenate 90, dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e da Unioncamere, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e il sostegno di FederlegnoArredo.

Il progetto “Move on up” consiste nell’introduzione di un nuovo modello di spazio pubblico, verde, tecnologico e cooperativo: “Dal punto di vista tecnico, si prevede la costruzione di un sistema di fitodepurazione a parete, che rappresenta un’innovazione rispetto ai tradizionali sistemi di fitodepurazione”, continuano a spiegari gli architetti di In-Nova Studio, “perché permette l’incremento o l’introduzione della vegetazione filtrante in spazi ridotti, integrando così il filtraggio dell’aria e il riutilizzo delle acque piovane”. Il team di architetti ha poi sottolineato che il progetto “Move on up”, che ha come partner Gesac e Legambiente, prevede anche la possibilità di raccogliere e filtrare le acque provenienti da tetti di edifici o da aree impermeabilizzate; e, in secondo luogo, il riciclo delle acque piovane per l’attivazione di nuovi orti urbani, giardini didattici e aree verdi produttive negli spazi pubblici dei quartieri limitrofi l’Aeroporto Internazionale di Napoli. Lo scopo è quello di contenere il consumo di suolo e prevenire i danni ambientali, attraverso la rigenerazione urbana, che offrirà ai cittadini e ai turisti luoghi più belli e sostenibili. Il progetto di In-Nova studio è in attesa di finanziamenti  per la realizzazione.

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