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Napoli, prostitute costrette a fare i turni per ricoprire le ore di “lavoro”

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apoli, per lo più minorenni, le prostitute che si aggirano per i vari quartieri della città, cono costrette a fare i turni per ricoprire tutte le fasce d’orario di quello che si può chiamare, il “lavoro” più antico del mondo. L’area maggiormente nota da questa piaga sociale, è sicuramente piazza Garibaldi. Come riportato dal giornale “Il Mattino”, sul posto è sempre presente il nucleo Tutela emergenze sociali e minori della Polizia locale diretti dal capitano Giuseppe Cortese.

Anche se si cerca di contrastare con ogni mezzo questo flagello, da tempo però questo fenomeno non costituisce più reato e ad essere puniti – qualora presi in flagranza – sono solo gli sfruttatori, punibili con l’arresto, ed i clienti, a cui è possibile applicare una sanzione di massimo 5mila euro. Attualmente gli agenti dell’unità operativa addetta al servizio riconoscono un vero «cerchio del terrore» che va dalle aree di Forcella e dei Decumani a quella della Duchesca e fino via Firenze e a via Torino al Vasto.

Questa realtà di grande disgregazione sociale vede diverse etnie attive in queste zone, come quelle africane – in particolar modo nigeriane – e quelle asiatiche di cui spesso sono rappresentanti ragazze di origine cinese, ma non solo. Sembrerebbe poi che la richiesta sia sempre maggiore, e questo costringe le ragazze a dover fare turni tra di loro, per ricoprire tutte le ore di quello che per loro risulta essere un “lavoro”.


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