Napoli Poggioreale, tre detenuti morti in tre giorni, Sportiello (M5S): “Servono misure alternative”
Un altro decesso all’interno del carcere di Napoli Poggioreale. Nella giornata di oggi, un detenuto di 50 anni si è tolto la vita nella sua cella, nel padiglione Firenze. E’ il terzo detenuto morto dopo il suicidio del 38enne del padiglione Napoli avvenuto sabato, e la morte di un altro recluso avvenuta per cause naturali nella giornata di ieri.
A fare visita alla struttura detentiva napoletana è stata una delegazione formata dal Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, Luigi Romano dell’Associazione Antigone, Pietro Ioia e Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle.
“Oggi, in seguito al decesso e ai suicidi avvenuti negli ultimi giorni, sono stata al carcere di Poggioreale.
Nonostante gli sforzi della direzione, Poggioreale ti condanna a una pena che nessun uomo dovrebbe scontare. Tempi d’attesa per le visite mediche troppo lunghi, stanze sovraffollate con brandine a tre piani e nove detenuti per cella, una struttura concepita con una visione di carcere che niente ha a che fare con la riabilitazione.” ha riferito la parlamentare grillina al termine della visita.
“Nessuno, pur avendo commesso degli errori, merita di perdere la considerazione di un uomo, come recita l’articolo 27 della costituzione “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
“Al Governo – continua Sportiello – chiederemo la piena disponibilità dei fondi già stanziati per la ristrutturazione dei padiglioni, ma è chiaro che ciò non basta. Bisogna ripensare le misure alternative alla detenzione sia per combattere il sovraffollamento sia perché ormai i dati parlano chiaro: le misure alternative abbattono la recidiva.
“È una battaglia di civiltà che non intendiamo far passare sotto silenzio.”
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