Napoli, oggi il secondo interrogatorio al boss Marco Di Lauro: “Sorpreso dalle accuse”
È stato latitante per 14 anni, eppure si è detto sorpreso delle accuse rivolte dai magistrati nei suoi confronti. Stamattina è andato in scena il secondo interrogatorio al boss Marco Di Lauro. Il 38enne, arrestato a Napoli pochi giorni fa dopo una lunga latitanza, come da “tradizione” ha preferito non parlare. Scena muta anche oggi, quindi. L’esponente di spicco del clan Di Lauro, ora in custodia nel carcere di Secondigliano, non ha voluto rispondere alle domande del Gip. A dispetto del primo interrogatorio, attraverso i suoi legali Carlo e Gennaro Pecoraro, Di Lauro avrebbe dichiarato di sentirsi spaesato e stupito delle accuse che gli vengono mosse dalle autorità giudiziaria.
Oggi il gip Marco Carbone gli ha contestato il reato di associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti in relazione a un periodo più ampio rispetto a quello a cavallo tra 2007-2008 che gli è stato contestato ieri dal gip Carola.
Di Lauro ha confermato di non essere mai stato “in latitanza” e che in questi 14 anni è sempre rimasto a Napoli, vivendo tranquillamente insieme con la sua compagna, Cira Marino. La donna è ora sotto indagine della Dda per favoreggiamento e per associazione mafiosa.
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