Muore un uomo di 79 anni e ferita gravemente la moglie
Alle 18:30 circa di ieri, all’imbarco verso il molo Immacolatella del porto di Napoli, un traghetto veloce della Gnv Atlas, società del gruppo armatoriale Aponte, sulla linea Napoli-Palermo ha aperto il suo ventre per iniziare le operazioni di imbarco. Prima auto e mezzi pesanti, subito dopo i passeggeri a piedi.
Operazioni di routine ma qualcosa va storto: un’auto mentre è intenta nelle manovre sul traghetto, sbaglia e finisce con violenza, anzi piomba, sul ponte inferiore. Un errore, una distrazione o un malore del proprietario dell’auto che finisce in tragedia: perché precipita addosso ad una coppia di turisti indonesiani che in quel momento sono lì sotto. Una assurda fatalità ne uccide uno sul colpo e ferisce gravemente l’altro. Sono un uomo di 79 anni e la moglie che rimane gravemente ferita.
Sopra, sugli altri ponti, nessuno quasi si accorge di nulla finché non arrivano le ambulanze e poi gli agenti della Polizia marittima incaricate delle indagini. Il rumore sordo, quello dello schianto mortale, è stato attutito dai rumori della nave già in moto. Poi un trambusto a poppa del traghetto che fa intuire un ritardo. Lo capisce chi è già in nave e i molti fermi in auto in attesa di imbarcarsi. Nel frattempo tutta l’area viene blindata, interdetta a cronisti e curiosi mentre chi è dentro non si può muovere e chi è fuori, rimane in attesa senza capire subito cosa sia successo.
“Stiamo venendo da Coverciano e dovevamo partire alle 20”, spiega il dirigente della squadra giovanile di Alcamo, la Costa Gaia Adelkam, mentre sorveglia con un occhio i ragazzi fermi e disciplinati e con l’altro cerca di capire se e di quanto sarà il ritardo. Poche informazioni e sulle prime l’ipotesi che la partenza possa essere bloccata per permettere tutte le operazioni necessarie agli inquirenti per chiarire la dinamica di un incidente mortale quanto assurdo. Dall’altro la manifestazione Porto Aperto, che è stata subito sospesa. Subito sospesa mentre presidente dell’Autorità di sistema Portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, testimonia subito, non appena viene a sapere dell’incidente, “solidarietà e vicinanza alla vittima e alla persona ferita”.
Lascia un commento