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Napoli, la vittima della sparatoria si autoaccusa:”Mi sono sparato da solo”, ma la versione non convince

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Il 20enne ferito ieri in una sparatoria alle “Case Nuove” di Napoli avrebbe confessato al fratello di essersi sparato da solo. La versione non convince gli investigatori

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i sono nuovi sviluppi nelle indagini sul ferimento del 20enne V. Marzio che attualmente è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Loreto Mare di Napoli dopo essere stato colpito da due colpi di pistola durante una sparatoria alle “Case Nuove” avvenuta alle 11 di ieri mattina, 8 aprile: il giovane avrebbe confidato al fratello di essersi sparato da solo con due colpi di pistola al petto. Il fratello ha poi riferito il tutto alle forze dell’ordine durante un interrogatorio. Non è ancora chiaro se questa confessione sia dovuta alla paura o alla sfiducia nei confronti delle autorità, ma gli inquirenti – che hanno raccolto alcune dichiarazioni dai testimoni – non si sono lasciati convincere: per gli investigatori l’agguato nel quale è rimasto gravemente ferito il 20enne potrebbe trattarsi di un regolamento di conti per la gestione delle piazze di spaccio nella zona. Anche le dinamiche non convincono: i colpi non sarebbero stati esplosi da una distanza ravvicinata ed alcuni sarebbero anche andati a vuoto. Tutti elementi che non lasciano pensare ad un tentativo di suicidio o un ferimento accidentale. Intanto dall’Ospedale fanno sapere che le condizioni del 20enne restano ancora critiche.

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