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Castellammare di Stabia

Napoli, il Man si esprime sulla vicenda riguardante la postazione delle guide turistiche

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Si ritiene necessario fare un po’ di chiarezza sulla questione della chiusura della postazione permanente di guide turistiche, attiva fino a gennaio al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Di seguito riportiamo il comunicato a noi inviato:
La Postazione Permanente Guide Turistiche Mann nasce da un protocollo di intesa tra il direttore del Museo Paolo Giulierini e l’Associazione Guide Turistiche Campania sottoscritto il 30 giugno 2016. Un esperimento importante diretto a creare opportunità di lavoro per guide turistiche aderenti, ed un servizio per il Museo a costo zero, di cui il direttore stesso si è più volte compiaciuto. “CasaMann – la Casa di tutti” , anche delle guide turistiche.
Un rapporto quello con Giulierini basato sulla stima ed il rispetto reciproco tanto da far entrare le guide turistiche campane nel Report annuale 2017 in cui le guide sono ritenute a tutti gli effetti parte dello staff e della “grande squadra Mann”.
Purtroppo però senza alcun preavviso e con 2 note protocollate di 2 righe inviate il giorno stesso della “rimozione”, la Postazione Guide Turistiche è stata soppressa.
La cosa più amara, al di là della rimozione della Postazione, è stato il comportamento adottato dal direttore Giulierini e dallo staff del Mann nei confronti della categoria in generale e dei colleghi in particolare che hanno operato al museo in questi anni.
Buttarli letteralmente per strada senza alcuna spiegazione valida , dopo una modifica apportata unilateralmente al regolamento della Postazione, lascia senza parole, se non quelle di rabbia e delusione.
Nessuna comunicazione alla controparte firmataria del protocollo, nessun contraddittorio, nessuna comunicazione ai colleghi della Postazione, che il 30 gennaio si sono presentati al Museo a lavorare e si sono trovati di fronte un custode – gorilla che su disposizione del direttore non doveva far entrare le guide della ormai ex postazione guide nel
museo.
Così dall’oggi al domani circa cinquanta guide campane sono state private di quella possibilità di lavorare che avevano sino al giorno prima, e ciò è ancora più grave se si considera che molti di loro avevano concentrato proprio sul MANN la propria attività, garantendo la continuità necessaria affinché la postazione funzionasse.
Il cambiamento sarebbe conseguenza di una posizione dell’Antitrust che avrebbe sottolineato come la postazione sia “in palese contrasto con i principi di libera concorrenza, cardine anche della normativa europea”. Frase che ci riporta il direttore Giulierini nella nota protocollata inviataci solo il 29 gennaio scorso, giorno stesso della soppressione.
A tal proposito va evidenziato che sia l’affermazione dell’Antitrust che la posizione assunta del direttore Giulierini in questa vicenda sono piuttosto approssimative: un modo “ alla Pilato” di entrare nella ormai nota vicenda che da anni sta portando alla totale distruzione della professione di Guida Turistica, assestando un altro colpo mortale.
In primo luogo la Postazione del Mann non ha mai limitato in alcun modo la libera circolazione delle Guide Turistiche, sia europee che nazionali. Va ribadito che, come prevede la direttiva europea del 2005 nell’ambito della libera circolazione dei servizi di guida, all’Europa non interessa avere accesso alle postazioni perché le guide provenienti da Paesi stranieri possono svolgere solo attività occasionale e temporanea nell’ambito del tour fermè (che inizia e termina nella stessa città) e non in attività fisse.
Quello che si limitava era la possibilità di iscriversi alla Postazione, riservata alle Guide che avevano sostenuto un esame abilitante relativo al territorio nel quale il MANN rientra, a garanzia di un servizio di qualità nell’offerta proposta.
Già perché quello che non si scrive e non si denuncia pubblicamente è che a seguito della cosiddetta estensione nazionale dell’ abilitazione della professione di guida turistica, sono 6 anni che si continuano ad abilitare Guide Turistiche in varie Regioni di Italia in maniera illegittima poiché non esiste una legge statale che stabilisca come si debbano abilitare le nuove Guide nazionali. E sono 6 anni in cui le aspiranti Guide in Italia cercano la Regione dove è più semplice ottenere l’abilitazione, in alcuni casi senza addirittura aver sostenuto alcuna prova, e poi vanno ad esercitare in quelle aree a grande flusso turistico per le quali le guide in precedenza hanno dovuto studiare anni ed anni per ottenere l’abilitazione.
Un flusso indiscriminato ed inarrestabile di persone provenienti da ogni dove che si sono abilitate in maniera illegittima sfruttando l’esigenza politica di alcuni referenti regionali che pur di allargare il loro bacino elettorale non hanno esitato ad agire in barba alla legge, anzi in assenza di legge.
E così accade che proprio queste Guide abilitate negli ultimi sei anni in regioni diverse dalla Campania, non contente di poter esercitare ovunque, pur non avendo sostenuto alcuna prova attestante la loro conoscenza del museo abbiano segnalato la presunta violazione della concorrenza all’Autorità Garante che in maniera confusa e sbrigativa, emette un parere il cui contenuto è altamente discutibile e in ogni caso non vincolante.
Ed al pari il direttore Giulierini, consapevole di tutto ciò, onde evitare qualsiasi problema, ha preferito lavarsi le mani, abbandonando il progetto da lui sostenuto e le persone che ne erano parte e che in questi anni si sono spese per il Museo e per lui, soprattutto nel momento del bisogno, decidendo di rimuovere la Postazione. In questa vicenda abbiamo perso tutti.

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