Napoli, giudice corrompeva i colleghi con biglietti gratis, vino e pastiere. Arrestate 5 persone, avrebbero avuto rapporti con membri dei clan
A. C., giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, è stato arrestato insieme ad altre 4 persone nel corso di un’inchiesta coordinata dalla procura di Roma su presunti contatti tra magistratura e appartenenti alla camorra. Le persone arrestate sono indagate, a vario titolo, per corruzione nell’esercizio della funzione, tentata estorsione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito e favoreggiamento personale.
“Nel tribunale di Napoli opera un gruppo di soggetti, tra i quali almeno un giudice del tribunale in grado di influenzare in vario modo la sorte di importanti processi penali pendenti in fase dibattimentale o in Corte di Appello” rende noto il gip di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare.
Il giudice avrebbe ottenuto favori in cambio di biglietti aerei, tagliandi per stabilimenti balneari o perfino l’acquisto di pastiere e bottiglie di vino.
“Tutto si può ottenere, tutto si può comprare attraverso il giudice C., che vanta vere o presunte influenze su numerosi altri magistrati del tribunale e della Corte di Appello di Napoli e è pronto a spendere i suoi rapporti in cambio di elargizioni di denaro e altre utilità anche di entità economica relativamente modesta oltre a lavori di ristrutturazione, biglietti aerei intercontinentali e pacchetti vacanze in Colombia a prezzi di favore, tessere gratis per stabilimenti balneari ma anche pastiere e bottiglie di vino, fino alle somme di denaro in contanti“, conclude il gip di Roma.
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