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Napoli, ex detenuto interpreta agente penitenziario nel film di Garrone, il sindacato: “Intervenga Salvini”

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Napoli, ex detenuto interpreta agente penitenziario nel film di Garrone, il sindacato: “Intervenga Salvini”

La giornata di oggi è stata caratterizzata dalle polemiche. Dopo il caso dei cartelloni discriminatori nei confronti della città di Napoli, è la volta della polemica che ha coinvolto il nuovo film di Matteo Garrone, “Nevia“. Nella pellicola, che prevede alcune scene girate all’interno del carcere di Poggioreale, ad interpretare la parte di un agente penitenziario sarà un ex detenuto. Il SAPPE, il sindacato di Polizia penitenziaria, una volta appresa la notizia è insorto: “E’ inammissibile, inaccettabile, intollerabile e insopportabile che un ex detenuto, condannato e quindi colpevole di vari reati, rivesta i panni del poliziotto penitenziario, magari per discutere del sistema penitenziario e dell’esecuzione penale: una decisione gravissima che non può rimanere senza conseguenze“.
Il SAPPE ha poi fatto richiesta di spiegazioni al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, “che certo non può autorizzare riprese di docufilm in carcere senza prima avere avuto assicurazioni dalla società produttrice su chi è parte dello staff“.
Il segretario del sindacato, Donato Capece, poi si è rivolto direttamente al ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Si esprimesse nel merito, perché davvero ci sembra una cosa assurda e vergognosa“.
Il ministero si occupa della giustizia italiana, non di casting per film o documentari“. Questa la risposta lapalissiana del Dicastero presieduto da Bonafede.
D’altra parte, la storia dell’ex detenuto che interpreta un agente penitenziario è anche la storia personale di un uomo che dopo aver scontato una pena è pronto a riscattare se stesso. Forse questo aspetto, quello del carattere rieducativo a cui è votato il sistema penitenziario italiano, viene troppo spesso ignorato.

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