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Napoli, il Comune promuove un app per le donne in caso di emergenza

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a commissione Pari Opportunità, presieduta da Francesco Vernetti, del comune di Napoli si è incontrata. Quattro i temi affrontati oggi in commissione con la Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità Simona Marino: in primo luogo la situazione del progetto per la creazione di un pit-stop Unicef presso le sedi comunali. Dopo che era stato redatto un elenco delle possibili sedi disponibili, la situazione è ora in via di definizione ed è opportuno – hanno concordato tutti i presenti – fare al più presto il punto con l’amministratore unico di Napoli Servizi per individuare i successivi passaggi.

Affrontato poi il tema dei Centri Antiviolenza, i cui finanziamenti sono attualmente scaduti. E’ in fase di definizione il nuovo bando, che verrà pubblicato entro la prossima settimana, che porterà a partire da gennaio a nuove assegnazioni. Sui CAV sono molte le iniziative in campo, ha spiegato Simona Marino: è in corso ad esempio un progetto promosso dalla Consigliera di Parità della Città Metropolitana, Isabella Bonfiglio, per la creazione di una “app” che consenta alle donne di chiedere soccorso in caso di emergenza e di rischio di subire violenza. Una iniziativa importante, ha evidenziato il presidente Vernetti, che rilancia anche il tema della interconnessione tra tutte le forze dell’ordine e di una loro adeguata preparazione ad intervenire in questo tipo di situazioni. Su questo la Delegata ha parlato di un tavolo interistituzionale in corso sul tema del contrasto alla violenza, una sorta di cabina di regia, nel quale sarà possibile avanzare proposte per la formazione del personale delle forze dell’ordine. Un altro importante progetto in corso, portato avanti dalla Delegata alle Pari Opportunità, riguarda la creazione di cinque comitati antiviolenza territoriali, collegati alle consigli di Municipalità e ai cinque centri antiviolenza cittadini (uno ogni due municipalità), che avranno il compito di assicurare una presenza più capillare sui territori per l’analisi dei singoli casi. Per un’efficace azione del Centri Antiviolenza, inoltre, è importante coinvolgere le assistenti sociali, e per questo è importante anche un confronto con l’assessora Gaeta, non solo su questo tema ma anche su quello della violenza assistita.

Ultimo punto affrontato, quello dei bandi in corso. Sono due i filoni che attualmente vedono coinvolta l’amministrazione. Il primo, regionale, si rivolge ai centri antiviolenza – ma il Comune è capofila – e riguarda progetti di “fuoriuscita” e di accesso al lavoro attraverso tirocini pagati presso le imprese. Il secondo, è il bando Pari Opportunità nazionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, e vede impegnato il Comune di Napoli su tre assi come capofila (formazione professionale, educazione ai sentimenti, dipendenza economica) e su altri due come partner.

All’ordine del prossimo incontro della Commissione, ha concluso il presidente Vernetti, le attività del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) e le misure di empowerment per le donne in città.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Napoli

 


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